Jorge Lorenzo non ha perso il solito spirito di quello che dice sempre quello che pensa. E anche adesso che sta un po’ defilato rispetto a quel Motomondiale che è stato anche il suo mondo, non manca di far sapere la sua. Questa volta ha scelto i social per commentare quella che ieri, inevitabilmente, è stata “la notizia del giorno”: Toprak Razgatlioglu in MotoGP con Yamaha. L’annuncio dell’arrivo nell’Olimpo delle Corse da parte del pilota turco è sicuramente una buonissima notizia per Lorenzo, ma a fargli venire qualche dubbio è la moto che dovrà guidare.

Una frecciata a Yamaha? Possibile. Così come è possibile pure, però, che il cinque volte campione del mondo, dall’alto della sua esperienza e della sua competenza, abbia semplicemente voluto esprimere un dubbio tecnico su ciò che il turco riuscirà concretamente a fare in MotoGP. “Questa – ha scritto - è una notizia incredibile per tutti gli appassionati di MotoGP; a tutti noi piace leggere news del genere, anche se penso che il suo stile di guida possa essere più adatto a una Ducati o persino a una Honda. Sono sicuro, comunque, che con pazienza e tempo, Toprak avrà successo anche in MotoGP. Il suo talento e la sua capacità in frenata sono innegabili. Congratulazioni a Toprak, Pramac e Yamaha per l'accordo".

Insomma, un modo per dire che forse la M1 è una moto troppo “educata” per un pilota come Toprak che, invece, potrebbe riuscire a esprimere al massimo il suo talento su moto più potenti, come le Ducati, o più impostante sul davanti e con un posteriore ballerino come la Honda RC213V. Avrà ragione? Per capirlo bisognerà, a questo punto, aspettare diversi mesi, visto che Razgatlioglu, ancora sotto contratto con BMW, potrà verosimilmente effettuare il primo vero test solo nel 2026. A meno che BMW non permetta al turco di essere in sella alla sua nuova moto già dopo la fine del mondiale Superbike, che si concluderà con qualche settimana di anticipo rispetto a quello della MotoGP.
Quello che è certo è che il pilota turco avrà sicuramente bisogno di un periodo di adattamento per poter capire come sfruttare al meglio la potenza dei prototipi della MotoGP e, soprattutto, per prendere le misure con le gomme Michelin che equipaggeranno la M1 (come tutte le altre) l’anno prossimo prima del passaggio annunciato a Pirelli dell’anno successivo, quando Toprak si ritroverà in pista anche l’attuale avversario della SBK: quel Nicolò Bulega con cui da due stagioni si gioca il titolo mondiale nelle derivate di serie.