L’annuncio doveva arrivare nel fine settimana della Superbike a Misano o, al massimo nei giorni appena precedenti al GP d’Italia al Mugello della MotoGP. Poi, oggi, Ducati ha annunciato il rinnovo di Nicolò Bulega con il Team Aruba e Yamaha non ha voluto essere da meno ufficializzando la notizia che ormai conoscevano già tutti: Toprak Razgatlioglu sarà in sella alla M1 del Team Prima Pramac in MotoGP dalla prossima stagione. Si tratta, di fatto, di un “mai più” rinnegato, visto che il pilota turco e Yamaha non si erano lasciati bene proprio dopo un test con la MotoGP fatto senza troppa convinzione e giusto per accontentare le richieste di un ragazzo che al sogno del grande salto ci credeva veramente.

C’è stato solo da aspettare, con una separazione che non è stata indolore, un altro mondiale vinto in SBK con BMW e, ora che il timoniere di Yamaha Racing non è più Lin Jarvis, con una riconciliazione da prima pagina. A gestire l’operazione, stando a quanto è dato sapere, è stato quel Paolo Pavesio che oggi ha ereditato il ruolo che era stato di Jarvis e in passato, manco a dirlo, era stato l’uomo al comando del team che vinse il titolo in Superbike con Razgatlioglu.
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Toprak nella famiglia Yamaha – ha scritto Pavesio nel comunicato ufficiale pubblicato nella giornata di oggi - Toprak è il pilota Yamaha più vittorioso di tutti i tempi nella Superbike, ha dimostrato di essere un talento eccezionale, conquistando il titolo WorldSBK per due volte, cosa non da poco. Il suo passaggio alla MotoGP è sia un ritorno a casa che una nuova entusiasmante sfida che è stata impostata con il chiaro obiettivo di crescita progressiva nel tempo. Il suo spirito combattivo e la sua determinazione sono perfetti sia per il Prima Pramac Yamaha MotoGP Team che per l'audace strategia di Yamaha in MotoGP. Crediamo che il 2026 sia il momento giusto per fare la mossa che molti tifosi aspettano".
Si tratta, proprio come per Ducati con Bulega, di una operazione che guarda oltre il 2026, visto che ci sarà da sviluppare una M1 che, non solo per le gomme Pirelli, si avvicinerà per caratteristiche, in conseguenza al cambio di regolamento, alle Superbike rispetto agli attuali prototipi, tra motore più piccolo e dispositivi vari che saranno vietati, oltre a qualche limite all’aerodinamica. Toprak, quindi, potrà giocare le sue carte e contestualmente aiutare gli ingegneri giapponesi a mettere a sviluppare la moto che debutterà nel 2027. Lo farà vestendo i colori della squadra satellite, anche se il turco sarà gestito, e pagato, direttamente da Yamaha e quindi con trattamento da ufficiale.
Viene da chiedersi, piuttosto, chi tra Jack Miller e Miguel Oliveira dovrà salutare la squadra italiana, visto che la decisione in proposito sembra ancora in altro mare e che, di fatto, l’australiano e il portoghese si giocheranno non solo un piazzamento nella classifica generale dal prossimo GP, ma anche la sella di una M1 per il 2026. E’ vero, infatti, che tra i due è Jack Miller a essere in scadenza di contratto, ma è vero pure che sul contratto di Miguel Oliveira c’è una clausola che (un po’ come in quello di Martìn con Aprilia) prevede la possibilità di rescindere in caso di scarsi risultati. Insomma, a andare a casa, al di là di quello che dicono le date sui contratti, sarà quello tra i due che sarà più indietro in classifica. Anche se sono in molti nel paddock a sussurrare che potrebbero andarci entrambi se la squadra ufficiale deciderà di non interrompere il rapporto con Alex Rins. Tra le indiscrezioni che circolano, infatti, c’è quella secondo cui Enea Bastianini sarebbe in procinto di rescindere il suo contratto con KTM proprio per accasarsi in Yamaha.
