Non è facile entrare nella mente di un pilota per capire davvero cosa pensa, specie se quel pilota si chiama Lando Norris. A volte timido, altre esuberante, la personalità dell’inglese assomiglia a un puzzle difficile da comporre. Dopo una stagione passata a rincorrere, dove per la prima volta si è trovato a lottare con una vettura all’altezza degli avversari, su tutti Max Verstappen, quest’anno è arrivata anche la prima annata con una monoposto dominante, tant’è che dopo i test del Bahrain il favorito al titolo sembrava lui. Lo ha confermato in Australia, in testa dall’inizio alla fine, ma quando è stato chiamato a riconfermarsi ecco che ad avere la meglio è stato Oscar Piastri. Dal weekend della Cina tutto è cambiato, e se per l’australiano sono arrivati altri quattro successi, Lando ha trionfato solo a Monaco.

Due compagni di squadra in lotta per il Mondiale, un film già visto con un finale che promette scintille. Eppure, l’approccio di Lando sembra quasi indifferente nonostante la grande fiducia di inizio stagione: “Anche se il tuo compagno di squadra è sempre il tuo più grande avversario, il pilota che vuoi e devi battere più di ogni altro, ho sempre voluto divertirmi, ridere, scherzare e godermi la vita. È per questo che sono qui. Voglio godermi la vita. E vogliamo farlo insieme” afferma l’inglese in una lunga intervista concessa alla Bbc, riferendosi alla lotta contro Oscar Piastri. “Siamo persone diverse, con caratteri diversi, ma entrambi sappiamo che nel profondo vogliamo batterci. Ma vogliamo anche goderci tutto il resto”. Poco dopo però, ecco la frase che non ti aspetti, perché se per ogni pilota il titolo Mondiale rappresenta l’obiettivo più importante, ecco che Lando sembra spiazzare tutti: “Lavoro per la squadra, devo correre per loro. L’obiettivo numero uno è il costruttori, è quello che dobbiamo vincere alla fine della stagione”.
Spesso però, lottare per il campionato ha comportato anche l’istaurarsi di grandi rivalità, tanto dentro quanto fuori la pista, un qualcosa che l’inglese sembra però voler allontanare a tutti i costi: “Tutti hanno visto molti campionati in cui i compagni di squadra hanno preso la direzione sbagliata. Questo normalmente porta a molte cose, come un effetto domino di cose che iniziano a fallire. E questo è ciò che non vogliamo. Vogliamo ancora gareggiare e siamo liberi di farlo l'uno contro l'altro, ma sappiamo anche che il nostro unico scopo è correre per la McLaren, la squadra, il nome con cui gareggiamo. Ed è una cosa che siamo entrambi molto orgogliosi di fare”.

A sentire Norris quella con Oscar Piastri sembra quasi una lotta tra due gentiluomini, ma la verità è che in quelle poche occasioni in cui i due si sono ritrovati vicini l’australiano non ci ha pensato due volte a portare l’attacco, basti vedere quanto successo in partenza a Monza la passata stagione. E lo stesso ha sempre fatto Max Verstappen, diventato in un attimo il rivale numero uno dell’inglese: nel 2024 si sono scontrati più volte, ma a vincere è sempre stato Max, in un modo o nell’altro. Anche in questo caso però, le parole dell’inglese sono difficili da interpretare, quasi come se cercasse in tutti i modi di cancellare quanto successo in pista, nonostante più e più volte abbia ribadito il contrario: “Non credo che abbia fatto nulla di male nei miei confronti. Ha corso contro di me in modo molto duro, come ha il diritto di fare. A volte mi ha reso la vita molto difficile. E ha il diritto di farlo”. Duro Max lo è stato, a volte anche oltre il limite, ma è altrettanto vero che in tante occasioni a Lando è mancato quel pizzico di furbizia in più tipico dei più grandi.
“Ognuno fa ciò che ritiene giusto e gareggia per se stesso. Alcuni possono essere più aggressivi di altri. Credo di essere il miglior pilota. Forse non in tutti i giorni e in ogni singolo giorno, ma so di poter guidare più velocemente e di fare meglio di chiunque altro sulla griglia. Ma performare costantemente a questo livello, a prescindere dalle condizioni, dalla vettura e da chi ti trovi di fronte è molto difficile”. È onesto, forse anche troppo, ma a questo punto viene da chiedersi se Lando Norris sia davvero pronto a diventare grande. Il talento e la velocità pura ci sono eccome, ma per essere il migliore non basta.

