Valentino Rossi l'aveva detto ieri, venerdì, dopo le qualifiche ufficiali e a ridosso della partenza dell'Americana: "Occhio perché alle solite coppie del Ranch che vanno forte si sono aggiunti Moreira e Chareyre, bisogna stare attenti!". Così ecco che oggi, sabato 11 gennaio, giornata definitiva della decima edizione della 100 km dei Campioni, è successo ciò su cui nessuno avrebbe scommesso: Diogo Moreira, promettente ventenne brasiliano che corre in Moto2 per il Team Italtrans, e il suo compagno di squadra Thomas Chareyre, che vanta sei titoli mondiali nel Supermotard, hanno vinto l'endurance. È un fatto per certi versi storico perché, a memoria, nessuna coppia di outsider (cioè di piloti che al Ranch ci girano solo in occasione della "Cento") era mai riuscita a salire sul più alto gradino del podio di Tavullia per aggiudicarsi il premio più atteso: i prosciutti della casa.
Scattavano dalla quarta posizione Diogo e Thomas, ma hanno saputo sfruttare alla perfezione un ritmo solidissimo che, oltre all'ottima gestione delle fasi di pit-stop, li ha portati ad agguantare la testa della corsa a metà gara. A renderli imbattibili sono state anche le condizioni tecniche in cui si è disputata la corsa: una giornata secca ma non eccessivamente fredda che, insieme ai solchi inesorabili scavati dalle ventitré moto in pista, ha rapidamente corroso la terra trattata del Ranch, sotto la quale si trova il cemento. La superficie col passare dei giri (cinquanta) è diventata sempre più dura, avvicinandosi molto ad un tracciato di Supermotard, che ha esaltato le qualità di Chareyre (senza inficiare quelle di Moreira, che nel corso del weekend ha saputo adattarsi in maniera eccezionale all'evoluzione delle condizioni) e reso meno efficaci gli assetti classici da Ranch utilizzati dai piloti di casa. Nelle ultime fasi Rossi e Marini, la storica e favorita coppia dei fratelli che scattava dalla pole, hanno tentato l'assalto: Luca girava con tempi molto simili a quelli di Diogo, Valentino ad un certo punto ha cominciato a guadagnare mezzo secondo al giro su Thomas, ma nel disperato tentativo finale di agganciarlo è scivolato, rinunciando definitivamente alla difesa del titolo 2024.
Sul terzo gradino del podio la coppia formata da Elia Bartolini e Lorenzo Baldassarri (partivano quinti ed erano tra i favoriti), davanti ad Andrea Migno e Franco Morbidelli, che rispetto alla partenza hanno perso una posizione. Ottima prova per Mattia Pasini e Filippo Farioli (da settimi a quinti), davanti ad un duo di amici nella vita e rivali in MotoGP piuttosto talentuoso: Bezzecchi-Bagnaia hanno tagliato il traguardo in sesta posizione, davanti a Tito Rabat e Dominique Aegerter. Nicolò Bulega e Federico Fuligni hanno chiuso la top ten, mentre Enea Bastianini e Mattia Casadei non sono andati oltre la quindicesima piazza. Sorprendentemente ultima la coppia di stelle formata dal rookie maravilla Pedro Acosta e dalla leggenda dell'Isola di Man Michael Dunlop.