“Non mi hanno detto nulla, ma erano andati a fare un test a Jerez” con queste parole il team principal della Mercedes Toto Wolff ha ricordato, nel podcast Armchair Expert, il test effettuato da Lewis Hamilton su una Yamaha YZF-R1 nel 2018 in Spagna. Il team principal Mercedes ha affermato come lui non fosse a conoscenza di quello che stesse facendo il suo pilota: “Quando finalmente sono riuscito a parlare con il suo ingegnere, mi ha detto: 'va tutto bene, abbiamo finito di girare. Lewis sta bene. Allora ho chiesto, 'cos'è successo? ' e mi ha risposto: 'è caduto'. Ma mi hanno detto che ero a soli quattro secondi dai professionisti della MotoGP. Incredibile. La sensibilità del corpo è ciò che lo rende un campione".
Il sette volte iridato in quell’occasione aveva partecipato al test grazie a uno dei team partecipanti al mondiale di Superbike: il Crescent Racing. A rimanere sorpreso dal coraggio di Hamilton era stato anche l’allora pilota Yamaha in Sbk Michael Van Der Mark, le sue parole sono state riportate dal sito Todocircuito.com: “Non aveva paura affatto. Cercava di prendere le curve velocemente come con la sua macchina”. La capacità di Sir Lewis di adattarsi a un mezzo diverso da quello con cui è diventato leggenda ricorda un altro episodio, quello di uno dei test di Valentino Rossi sulla Ferrari, di cui l’ex ingegnere della scuderia di Maranello Luigi Mazzola ha raccontato nel suo libro Avanti tutta: “Al primo giro entrò in pista e fece una decina di testacoda, all’ultimo faceva dei tempi incredibili e ricordo che Michael Schumacher, che era con me in telemetria, aveva uno sguardo attonito, quasi incredulo”.
Fu proprio con il campione di Tavullia che Hamilton a dicembre 2019 scese in pista sul circuito Ricardo Tormo di Valencia. In quell’occasione l’inglese guidò la Yamaha M1 mentre Rossi provò la Mercedes W08. The Doctor in quell’occasione commentò la performance del pilota F1: “Per la poca esperienza è andato molto forte”. “Tra l’altro il binomio tra le quattro e le due ruote non è una novità. Nella storia c’è stato un pilota in grado di vincere il titolo mondiale sia in Formula Uno (una volta con la Ferrari nel 1964) che nel motomondiale (per sette volte): l’inglese John Surtees. Quella per le moto è una passione che aveva anche un’altra leggenda della Formula Uno. Infatti oltre a Hamilton, anche l’altro sette volte iridato Michael Schumacher non ha mai nascosto il suo interesse per le due ruote. Il tedesco ha fatto anche vari test tra i quali uno con la Ducati Desmosedici al Mugello nel 2005 e uno segreto nel 2009 quando guidò l’Aprilia Rsv4 con cui Max Biaggi correva in Sbk.
La passione di Hamilton per le moto non si è limitata solo alle prove in pista. Infatti lui ha collaborato con il marchio Mv Augusta per la progettazione della MV Agusta LH 44. Inoltre nelle ultime settimane era uscita la notizia di un suo avvicinamento al motomondiale. No, non dà pilota ma come possibile investitore in Ktm (Il fatto che ci fossero discussioni in corso con Hamilton è stato dichiarato dal direttore del team austriaco Pit Beirer). Inoltre l'estate scorsa è uscito un altro rumor relativo a un suo avvicinamento alla Motogp secondo cui l’inglese fosse interessato a rilevare il Team Gresini. Per stemperare le voci durante la conferenza stampa pre Gp di Silverstone 2024 Hamilton aveva affermato: “Ho sempre amato il Motomondiale, sono interessato alla crescita dello sport ma non siamo a quel punto (acquisire un team, ndr)”.
Intanto l’inglese con il suo arrivo alla Ferrari ha coronato il sogno di correre per la rossa e durante il suo periodo in Italia potrà realizzare un altro desiderio: guidare nel ranch di Valentino a Tavullia. D’altronde Rossi durante una puntata in cui era stato ospite a Radio Deejay ad inizio 2019 aveva detto: “Lewis vuole venire al ranch". L’inglese d’altrocanto non ha mai negato la sua voglia di girare nel circuito di flat track del numero 46. E allora chissà che questo non possa avvenire proprio nel 2025.