La Formula 1 si sta preparando all’inizio della stagione del 2025 con il grande evento di anteprima a Londra, ma prima di pensare interamente al futuro deve ancora risolvere qualche faccenda del presente, perché il 2024 è finito senza un presidente di Liberty Media e con il dito dei piloti puntato contro la Federazione Internazionale. La prima è l’agenzia di comunicazione che si occupa della promozione della Formula 1, ciò che in poche parole è riuscita nell’impresa di far tornare super popolare il mondiale, mentre la FIA è l’organo che cura il lato sportivo della categoria. Tra le due spesso ci sono state delle piccole faide, soprattutto recentemente con il tema dell’undicesimo team in griglia, e la Formula 1 si è trovata ad avere le due principali gestioni un po’ in conflitto, ma con le dimissioni di Greg Maffei, il precedente CEO di Liberty Media, le acque si erano un po’ calmate.
Proprio lo scorso novembre l’agenzia di comunicazione aveva ricevuto le dimissioni di Greg Maffei e John Malone era rimasto come presidente a gestire le ultime scartoffie del fine stagione, ma sul suo successore e sul destino della dirigenza - che dovrebbe prendere sotto la sua ala anche la MotoGP - non si sapeva nulla. Con l’avvicinamento della ripresa delle attività della Formula 1 però c’era bisogno di riassegnare il ruolo di amministratore delegato e, nella seconda settimana di gennaio, è stato annunciato l’arrivo di Derek Chang come CEO e presidente. Parte dell’amministrazione del colosso americano dal 2021, in precedenza ha lavorato tra NBA China e la produzione e realizzazione di contenuti in varie redazioni televisive, oltre ad essere riconosciuto come una delle 50 persone più influenti nello sport business secondo SportsBusiness Journal.
E con tale preparazione, Chang ha davvero il curriculum perfetto per prendere le redini della Formula 1, perché è tutto ciò che Liberty Media ha cercato di realizzare in questi anni, la massima popolarità dello sport. "Il nostro obiettivo è chiaro, vogliamo ottimizzare la struttura del portafoglio con la scissione di Liberty Live e sostenere la crescita dei nostri asset operativi, tra cui F1 e MotoGP dopo l’acquisizione, per continuare il loro slancio e investire per il futuro” ha affermato Chang nel comunicato di Liberty Media, confermando la volontà di voler veder crescere ancora di più la Formula 1.
Intanto, se su Liberty Media splende il sole, dalle parti della FIA potrebbe essere un po’ più critica la situazione perché come riportato da Auto Motor und Sport gli incassi del 2024 in caso di multe ai piloti si sono triplicati rispetto agli anni passati. Pare che la Federazione, spesso criticata anche dagli stessi piloti per dei comportamenti troppo severi in situazioni superficiali e invece poca attenzione in pista, abbia incassato 332.900 euro grazie alle multe inflitte ai piloti durante la stagione. Ciò che spaventa è il confronto con gli incassi del 2023, che sono poco superiori ai 100mila euro, quindi una situazione ben diversa rispetto a quella attuale. E proprio durante la fine della stagione, George Russell in qualità di rappresentante della GPDA aveva chiesto più informazioni in merito ai guadagni della Federazione derivanti dalle multe dei piloti, quindi sapere la cifra per intero susciterà sicuramente dell’agitazione. Con l’inizio delle danze del 2025 a un mese di distanza, tutto si prepara con le proprie misure: sarà una stagione importante per la Formula 1 e tra FIA e Liberty Media ci dovrà essere pace, altrimenti potrebbe nascere un caos in più.