Saranno in sei i nuovi volti del paddock della Formula 1 nel 2025, l’anno che segna un ulteriore ricambio generazionale al volante delle monoposto con Kimi Antonelli, Ollie Bearman, Jack Doohan, Isack Hadjar, Gabriel Bortoleto e Liam Lawson. Per loro sarà una stagione tutta da vivere, dove impareranno cosa vuol dire correre coi grandi e si prepareranno per essere i nuovi idoli dei tifosi, chi già al volante di vetture da pole position, chi invece con squadre che militano nel centro gruppo, comunque hanno già tutti gli occhi puntati addosso. A parlarne è stato recentemente Fernando Alonso, che sembra avere le idee ben chiare su chi sarà il migliore alla fine dell’ultimo gran premio (dato che con un numero così elevato di rookies anche il campionato dentro al campionato sarà interessante da osservare). Potrebbe sembrare un po’ di parte, perché d’altronde è stato proprio lui a crescerlo con le attività della sua academy, la A14 Management, ma per descriverlo lo spagnolo si attinge ai dati delle sue ultime stagioni: Gabriel Bortoleto ha tutte le carte in regola per essere il miglior debuttante nel 2025.
Il brasiliano, classe 2004, sarà al volante della KICK Sauber e ha già un contratto che lo vedrà protagonista anche nello sviluppo della vettura del 2026, targata Audi, dopo essersi laureato campione back to back di Formula 2 e Formula 3. Bortoleto viene con furore dal Brasile, dove ha già una fan base che fa paura, e in Europa c’è arrivato da piccolino, per correre in kart coi team più rinomati. Una volta arrivato in formula poi gli è bastato poco per catturare l’attenzione di Fernando Alonso, che ha iniziato a lavorare con lui nel 2022 tramite la A14 Management, l’attività del pluricampione del mondo di Formula 1 che prepara i talenti del futuro del motorsport. “Si parla tanto della nuova generazione che arriverà il prossimo anno e sono tutti talentuosi, ma il migliore è Gabriel” ha detto lo spagnolo durante l’ultimo weekend di gara della scorsa stagione. “Ha vinto da esordiente sia in Formula 3 che in Formula 2, a parità di vettura è lui il più forte e lo ha già dimostrato” ha continuato il pilota Aston Martin, enfatizzando sulle vittorie dei titoli del 2023 e del 2024: Bortoleto insieme a Oscar Piastri, Charles Leclerc e George Russell è l’unico che può vantare di questo primato. E questo già dice tanto sulle potenzialità del pilota Sauber.
“Ovviamente l’anno prossimo non avrà la stessa vettura degli altri rookies, ma spero che nessuno si dimentichi che è migliore di loro. Lo è stato e lo sarà” ha continuato Alonso, che sembra avere davvero tanta fiducia in Gabriel - come alla fine ha dimostrato da sempre, presentandosi sotto il podio quando ha potuto negli appuntamenti delle feeder series, organizzando allenamenti ad hoc e insistendo (a quanto pare) per convincere la Sauber a sceglierlo per il futuro. “Il fatto di non essere competitivo fin dal primo giorno gli toglierà un po’ di pressione” ha aggiunto il pilota Aston Martin intervistato da GPBlog, “Imparerà e si divertirà, ne sono convinto, anche perché in Formula 1 i primi due anni sono fondamentali, ci sono così tante cose da apprendere. Lui potrà farlo senza pressione”. Infatti, se tutti come miglior rookie identificano già Kimi Antonelli, il paragone di Fernando Alonso mette in luce un gran vantaggio nelle tasche di Gabriel Bortoleto: il brasiliano non avrà la stessa pressione di chi debutta subito al volante della Mercedes.