Le strade di Enea Bastianini e del suo storico manager Carlo Pernat si dividono dopo otto anni di collaborazione. La notizia rimbalza mentre Enea è impegnato nella 100 km dei Campioni al Ranch di Valentino Rossi, attraverso un comunicato diffuso dalla società di management MSM, capitanata dal bolognese Enrico Zanarini che - nel corso della sua carriera professionale - ha curato gli interessi di Alex Zanardi, Eddie Irvine, Giancarlo Fisichella, Vitantonio Liuzzi, Alberto Tomba e, per un paio di mesi, anche di Max Biaggi (altro pilota che per larghi tratti della carriera si è affidato ai saggi consigli di Carletto Pernat). "Siamo orgogliosi di annunciare la partnership con il pilota di MotoGP Enea Bastianini - la nota diramata da MSM - la dedizione di Enea a competere ai massimi livelli si allinea perfettamente con la nostra filosofia. Siamo entusiasti di supportarlo in questa sua rincorsa all'eccellenza". Dall'altra parte, il riminese ha confermato la nuova partnership: "La collaborazione con MSM segna una nuova e promettente fase della mia carriera. Con l'esperienza ed il supporto di MSM sono sicuro che otterremo grandi risultati. Mentre si avvicina l’inizio della stagione MotoGP 2025 sono più determinato che mai a competere ai massimi livelli".
Di primo acchito si potrebbe pensare che sia stato Enea ad optare per un cambiamento, scegliendo di separarsi da Carlo a causa dell'ultima mossa di mercato - sposare la KTM Tech3 - che solo col senno del poi si sta rivelando poco azzeccata, visti i problemi societari che hanno coinvolto la Casa austriaca e di cui abbiamo approfonditamente parlato qui. La verità è tutt'altra: la situazione a Mattighofen è precipitata a due mesi di distanza (agosto) dalla firma apposta da Bastianini sul biennale (giugno) che lo lega fino al 2026 alla RC16, e ad essere rimasti investiti da un ribaltamento di prospettive imprevedibile sono stati anche Pedro Acosta, Maverick Vinales e Brad Binder, insieme ai rispettivi manager. La "rottura" tra Bastianini e Pernat non è dovuta ad un risentimento di Enea, non è una scelta punitiva intrapresa dal numero 23, non è dovuta a chissà quale litigio o divergenza di idee tra pilota e agente, ed è del tutto sbagliato definirla "rottura": Bastianini non sarà più gestito da Pernat - che dalla Moto3, attraverso un Mondiale vinto in Moto2 con Italtrans, ha contribuito a portarlo sulla sella della Ducati rossa, quella attualmente più ambita in MotoGP - per motivi di salute che impediranno a Carletto di presenziare nei paddock della MotoGP 2025.
A parlarne è stato lo stesso Pernat nel corso di una diretta YouTube di GPone, in cui ha raccontato come le sue condizioni fisiche siano peggiorate da ottobre (quando era stato ricoverato per dodici giorni al San Martino di Genova a causa di problemi polmonari) in poi, e di come la successiva trasferta in Malesia per seguire Enea a Sepang non si sia rivelata un toccasana. Carletto ha detto che altrimenti avrebbe continuato ad assistere il suo pilota per almeno un altro anno, ma farlo in queste condizioni sarebbe sbagliato per se stesso e per Bastianini, che non potrebbe ricevere un sostegno adeguato. Da qui, con una buona dose di dispiacere ma di comune accordo, la scelta di separarsi. Infatti Pernat ha annunciato che "dietro le quinte" continuerà ad aiutare Enea, ha rassicurato che sarà sicuramente presente alle gare italiane e - perché no - anche ad un paio di tappe europee se la salute glielo consentirà.
Quindi, tranquilli: Carletto non si ritira, Carletto non esce di scena, il suo obiettivo ora dev'essere solo quello di guarire, e poi si vedrà. MOW lo abbraccia ed è al suo fianco.