Ha debuttato a Silverstone, in questo weekend di gara di Formula 1 appena concluso, un nuovo team della massima serie: si tratta dell'APXGP, la fittizia undicesima squadra schierata sulla griglia dei migliori del motorsport in un misto tra realtà e finzione. Dopo averne discusso a lungo tra indiscrezioni e conferme, a Silverstone sono infatti state girate le prime scene del nuovo film di Joseph Kosinski, regista - tra gli altri - di Top Gun: Maverick, che in questo momento si sta dedicando all'ambizioso progetto di realizzare un lungometraggio sulla Formula 1 con Apple, Dawn Apollo FIlms e la produzione del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.
I dubbi sulla fattibilità di unire le esigenze di uno sport complesso come la Formula 1, i tempi stretti dei weekend di gara e le necessità di una troupe cinematografica hollywoodiana ingombrante come quella richiesta da questo prodotto, prima del via delle registrazioni erano tantissimi, con molti addetti ai lavori e tifosi preoccupati su quello che sarebbe potuto succedere nei fine settimana di gara "disturbati" dalla presenza dell'undicesimo team.
Ora che il primo weekend si è concluso è giusto quindi tirare le somme di quanto visto nel paddock e capire se, a tutti gli effetti, la troupe di Joseph Kosinski rischia di infastidire il lavoro dei piloti e dei loro team.
Come Grand Prix, ma meglio
Joseph Kosinski vuole la realtà. Su questo punto il regista di Top Gun è stato molto chiaro. Per quanto film come Rush, una pellicola di grandissimo successo che ripercorre le vicende avvenute in pista tra Niki Lauda e James Hunt, abbia avuto un enorme successo a livello mediatico, la finzione nella realizzazione del prodotto è qualcosa di molto evidente, che in questo nuovo film sulla Formula 1 si vorrebbe invece evitare.
Avendo a che fare con una sceneggiatura di fantasia e non con un biopic - come nel caso di Rush - adattare in qualche parte scrittura alle esigenze di scena non è stato un problema, soprattutto potendo usufruire dei consigli di un produttore esecutivo che sulla massima serie sa più di chiunque altro: Lewis Hamilton. Il vero punto a cui guardare non sono quindi le ricostruzioni filmiche ma, ammette lo stesso Joseph Kosinski, quei pochissimi casi in cui verità e finzione si sono uniti. Nel mondo della Formula 1 parliamo di Grand Prix, un film del 1966 girato durante il campionato del mondo di F1 con l'uso di macchine da presa montate a bordo delle vetture, ai lati della pista e nel paddock, così da rendere più veritiero possibile il risultato finale. Anche in quel caso, come oggi, fu fondamentale l'aiuto dei team e dell'organizzazione dell'evento, che non solo non ostacolò le riprese ma ne aiutò la realizzazione.
Proprio per questo il regista, Apple TV e tutti i coinvolti hanno voluto ringraziare FIA e Liberty Media per il grande lavoro fatto, fondamentale per rendere possibile quello ciò che abbiamo visto a Silverstone e che continueremo a vedere in alcuni appuntamenti della seconda parte di questo 2022.
Box, monoposto e attori nel paddock
Quali sono state, concretamente, le novità a Silverstone per chi è abituato a frequentare il paddock? Prima di tutto la presenza del box dell'undicesimo team. Tra le dieci scuderie a cui siamo abituati infatti è spuntato anche l'APXGP, con tanto di nomi e volti dei due protagonisti del film - Sonny Hayes, ex pilota interpretato da Brad Pitt arrivato nel team per aiutarlo a risollevarsi dall'ultima posizione, e Joshua Pearce, giovanissimo talento delle corse automobilistiche interpretato da Damson Idris. Grafiche identiche a quelle degli altri team schierati sulla griglia di partenza, così da potersi confondere al meglio con i protagonisti della stagione.
Anche le monoposto sono state realizzate, grande al grande contribuito arrivato dalla collaborazione con Mercedes, per sembrare a tutti gli effetti delle vetture di Formula 1: speciali monoposto da Formula 2 modificate per apparire il più simili possibile alle F1 della categoria, dotate quindi di un'aerodinamiche esteticamente somigliante a quella a cui i tifosi della massima serie sono abituati. La troupe si è presentata in pista con due veri e propri gioielli dalla livrea che ha subito conquistato i fans e che decisamente, tra le tante monoposto sulla griglia, non passa inosservata e non si confonde con le altre.
Stessa cosa per quanto riguarda i piloti: le tute con cui abbiamo visto Brad Pitt e Damson Idris girare nel paddock sono risultate estremamente veritiere, simili a quelle degli altri piloti con tanto di sponsor e loghi, tra i quali si nota subito la presenza di Mercedes. "C'è solo una piccola cosa a cui non hanno pensato - fanno notare i fans sui social - i due attori sono gli unici che se ne vanno in giro con la tuta perfettamente allacciata, mentre i veri piloti la portano in vita fino al momento in cui salgono in auto", nell'ironia generale di chi ha fatto caso al fatto che i due finti piloti sono a mani bassi i più "posati" di tutta la griglia.
Sicurezza? C'era preoccupazione, ma...
Il tema più caldo, e quello che negli scorsi mesi ha destato più preoccupazione dentro e fuori dal paddock, riguardava sicuramente la sicurezza di questo "esperimento" hollywoodiano. Fino a Silverstone infatti non erano emersi molti dettagli sulla preparazione degli attori alla guida o su come i due, e i relativi stuntman, sarebbero scesi in pista. Nella giornata di giovedì un noto fotografo del circus aveva addirittura parlato della possibilità di vedere Brad Pitt scendere in pista con la monoposto del poleman per il giro di formazione pre gara, salvo poi ritrattare la falsa dichiarazione, probabilmente arrivata da fonti poco informate.
FIA, Liberty Media e i responsabili del film infatti avevano già da tempo preso precisi accordi sui tempi e i modi in cui sarebbe stato possibile filmare le scene delle due monoposto di APXGP in totale sicurezza sia per garantire la loro che quella dei veri piloti della griglia. La Federazione ha infatti messo a disposizione della troupe - nei weekend in cui li seguiranno in giro per il mondo - alcuni giri in solitaria nei giorni di attività in pista, in cui le due monoposto dell'undicesimo team hanno avuto (e continueranno ad avere) la possibilità di girare liberamente con cameraman a bordo pista per catturare il maggior numero di immagini possibili, un po' come avviene durante i tradizionali filming day dei veri team di Formula 1. Per arrivare preparato alla guida Brad Pitt ha inoltre seguito un corso di alcuni mesi sul circuito di Silverstone, e su altre piste, ed è stato seguito dai preziosi consigli di stuntman prepari per il ruolo.