Il Team Mooney VR46 potrebbe presto cambiare nome. Anzi, il Team Mooney VR46 potrebbe presto trasformarsi in qualcosa di molto diverso rispetto a ciò che è adesso, perdendo prima di tutto Mooney come main sponsor e trovando un accordo con un nuovo marchio per la fornitura delle moto. E’ l’estrema sintesi di un chiacchiericcio che comincia a farsi insistente nell’ambiente della MotoGP e che vorrebbe Valentino Rossi, Uccio Salucci, Alberto Tebaldi e gli altri “ragazzi terribili” di Tavullia pronti a mettersi a lavorare a un progetto faraonico.
Non si tratterebbe più solo di essere la squadra satellite di qualcuno, ma diventare una struttura a cavallo tra privati e ufficiali. E la bomba clamorosa quale sarebbe? In verità ce ne è più di una. La prima, appunto, riguarda lo sponsor, con il colosso dell’e-commerce, ebay, che sarebbe pronto a finanziare l’intera operazione, insieme anche a Petronas, che sarebbe pronta a un ritorno clamoroso dopo l’addio del 2021 alle corse in moto. Non che i rapporti con Mooney si siano incrinati o che ci sia stata qualche frizione, ma semplicemente un progetto più grande, più ambizioso e che inevitabilmente avrà bisogno di spalle ancora più coperte. Perché, ammesso che ci sia fondamento in quello che si dice in giro, il progetto a cui si sta lavorando potrebbe segnare un ritorno in MotoGP anche di Suzuki. Sostanzialmente l’ipotesi è quella di bissare l’esperienza già fatta da Aprilia con la Gresini Racing in passato, con la squadra di Tavullia che, di fatto, fornirebbe la struttura per “gestire all’Europea” il rientro nelle corse del marchio giapponese.
Sia chiaro: in questo momento è solo chiacchiericcio. Ma le parole di Carmelo Ezpeleta e del presidente FIM, Viegas, secondo cui in Suzuki ci sarebbe chi ancora non è convinto dell’operazione che ha portato la grande S fuori dal motomondiale, tornano prepotentemente alla mente. E anche il fatto che non si siano voluti assegnare a KTM i due posti rimasti vuoti lasciano intendere, come ha ammesso anche Hervè Poncharal, che gli organizzatori della MotoGP sono disposti ad accogliere solo chi si presenterà come casa costruttrice. Nel caso di Suzuki una moto, per quanto ormai vecchia di almeno un paio d’anni, c’è già, o quanto meno c’è la base di una moto, e se all’intera gestione racing penserebbe una struttura terza ci sarebbero anche le risorse per occuparsi solo e esclusivamente di sviluppo tecnico, con tutta la parte organizzativa e manageriale che andrebbe nelle mani della VR46.Oltre a Suzuki, c'è pure chi parla di una VR46 pronta a affiancare l'ingresso in MotoGP di BMW (che è il marchio che Carmelo Ezpeleta vorrebbe) e anche in questo caso i rapporti tra Rossi e il colosso tedesco risulterebbe già ben avviato, visto che proprio Valentino è un pilota BMW nei campionati di Endurance.
Il tutto, però, non prima della fine della prossima stagione, con la VR46 che continuerebbe quindi con Ducati nel 2024 e con entrambi gli attuali piloti, tutti e due ormai messi nell’orbita del marchio della casa di Borgo Panigale. Solo dopo si potrà partire davvero con il nuovo progetto, che avrebbe così modo di fare un rodaggio lungo prima dei grandi cambiamenti al regolamento che riguarderanno il 2027: una sorta di marcia di avvicinamento con lo sguardo già proiettato a quello che verrà in futuro per presentarsi al via della nuova MotoGP con un vantaggio su tutti gli altri.