Manca una sola settimana agli Europei di Roma e tutti gli occhi sono puntati su una sola persona: Marcell Jacobs. Nonostante i record italiani e mondiali che gli azzurri stanno siglando nell’ultimo periodo sembra che fan e haters si riescano a concentrare solamente sul campione olimpico dei 100m.
Rientrato in Italia sembrava che il Jacobs che abbiamo visto a Tokyo fosse sparito lasciando spazio ad un atleta con ben poche possibilità di centrare anche solo una medaglia europea. Chi lo ha visto correre a Ostrava quel 10”19 ha pensato solo una cosa: o torna il Jacobs di sempre oppure siamo fregati. L’atleta, ormai trapiantato negli States, però ha subito dichiarato la propria delusione per quel tempo e ha promesso che avrebbe corso un tempo nelle sue corde la gara successiva, ovvero la Diamond League di Oslo. Stefano Tilli, che non ha mai visto di buon occhio il trasferiemento in America di Jacobs, ha dichiarato nel post gara “non aspettiamoci che in una settimana possa scendere a 9″96, oggi vale 10″10-10″13 e per difendere il titolo europeo dovrà fare meno di 10”. Detto fatto. A soli tre giorni di distanza Marcell Jacobs sale sui blocchi di partenza in una fredda Oslo e sigla il primato stagionale mettendo a tacere, almeno per un po’, i suoi detrattori che lo davano già per finito piazzando un 10”03, molto più vicino a 9”96 che a 10”10.
Erano quasi due anni che non vedevamo un 10”03 accanto al nome dell’atleta azzurro e l’ultima volta che ha corso sotto i 10” era ormai l’agosto del 2022. Senza scendere sotto i 10 secondi sarà molto difficile poter ambiare anche solo ad un medaglia olimpica, storia diversa agli europei dove la concorrenza è meno agguerrita e con Azu probabilmente infortunato il primatista stagionale è proprio Jacobs. Vedremo agli europei se il cambio tecnico durante l’anno olimpico, che ha portato ad un cambio di partenza, gioverranno o meno all’atleta, considerando che la partenza vecchia gli ha permesso di vincere titolo mondiale indoor, europeo e olimpico. Quello che possiamo vedere da fuori è che siamo un po’ lontani dal Jacobs di tre anni che alla seconda uscita stagionale ha strappato il record italiano a Filippo Tortu, ma stiamo anche parlando di un atleta di tre anni più vecchio reduce da un infortunio e, appunto, un cambio tecnico. Non resta che aspettare gli Europei di Roma per capire se Rana Reider avrà ragione o meno sui meno sui tempi e le medaglie che potremmo vedere al collo e accanto al nome di Jacobs.