Non è andata per niente bene la sessione di qualifica nel box della Red Bull, con musi lunghi e facce cupe dopo il settimo e l’ottavo posto, rispettivamente conquistati da Max Verstappen e Checo Perez, che fanno iniziare in salita uno dei weekend più pericolosi della stagione. Infatti, per la Red Bull è un periodo di crisi quasi nera, che vede l’olandese ancora in prima posizione nel campionato piloti ma con Lando Norris minaccioso a soli settanta punti, e con una vettura che non è più capace di rispondere agli input dei suoi piloti. Dal momento dell’addio di Adrian Newey, l’ex direttore tecnico di Milton Keynes, con cui la squadra ha vinto ogni titolo, i nuovi incaricati non sono riusciti a portare degli sviluppi all’altezza della competitività che è stata raggiunta dalla griglia quest’anno, ritrovandosi quindi dal dominio indiscusso alla rincorsa folle per cercare di rimanere davanti con i pochi punti di vantaggio acquisiti nella prima parte di stagione.
La sfortuna del team di Christian Horner poi, è stata che tutti gli altri team sono riusciti invece a portare degli aggiornamenti che hanno saputo valorizzare le potenzialità delle proprie vetture, riuscendo piano piano ad avvicinarsi pericolosamente a Max Verstappen - visto che Checo Perez, a parte qualche caso raro, non è mai riuscito a brillare al volante della RB20. E adesso si è arrivati al punto cruciale della lotta, al momento in cui la McLaren, decisamente la seconda forza del mondiale e la vettura migliore in griglia, può scavalcare la squadra di Helmut Marko per andare a prendersi dopo tanti anni la prima posizione nella classifica di campionato. Queste ultime nove tappe rimaste nel calendario saranno cruciali per Max Verstappen e Checo Perez per riuscire a mantenersi in vantaggio, ma con il fatidico crollo prestazionale della vettura diventa sempre più difficile emergere.
Proprio così è stato a Monza, durante la sessione di qualifica, dove i due alfieri della Red Bull si sono dovuti accontentare di un’anomala quarta fila, figlia di tentativi all’ultimo centimetro per riuscire a guadagnare qualche decimo andati invano per via di mille fattori che hanno reso la sessione italiana una delle più difficili della stagione. Tra il caldo e la nuova asfaltatura del tracciato, che continua a mettere in difficoltà la gestione degli pneumatici per tutte le squadre, le qualifiche sono state davvero una sfida: “Non mi era mai successa una cosa del genere”, dice Verstappen, “nel Q3 la vettura non era più bilanciata e non potevo più cercare un tempo di attacco. Sembrava che fossimo più competitivi con le gomme usate” ha continuato l’olandese, decisamente stupito della sua prestazione.
“Penso di poter vincere domani? In una gara lineare no, perché partiamo dal fondo dei top team e ci sono tante incognite come il graining. E poi il nostro passo gara non era così entusiasmante” ha aggiunto il tre volte campione del mondo. “Sicuramente cercherò di portare più punti possibili a casa, ma con una macchina non bilanciata non è per niente facile, anche perché appena risolvi un problema te ne nasce un altro” ha concluso Verstappen. Il suo team principal si accoda alle sue dichiarazioni, riconoscendo che questa sessione è stata davvero anomala: “Non riusciamo a capire cosa sia andato storto. Abbiamo girato più forte con le gomme usate e però, allo stesso tempo, non siamo stati competitivi. Dobbiamo capire perché”.
Il suo approccio è decisamente cambiato poi dall’inizio del weekend, quando la McLaren sì, era una minaccia, ma non una paura per Christian Horner. Adesso invece vedere il calo di prestazioni lo spaventa: “La McLaren ha fatto un altro grande passo avanti e adesso ci troviamo dietro anche a Ferrari e Mercedes. Qualcosa non sta funzionando e dobbiamo capire cos’è in fretta” ha concluso il britannico. Le gare rimanenti sono poche e il tracollo della Red Bull potrebbe diventare sempre più pericoloso, soprattutto in questa fase così preziosa del campionato. Domani il duo della Red Bull dovrà pensare ad una strategia in attacco, che gli consenta di minimizzare i danni, e sperare che a Baku sia la McLaren a trovarsi in difficoltà.