C'è aria di tensione a Maranello tra rivoluzioni in corso, dopo l'addio di Mattia Binotto e l'arrivo di Fred Vasseur come nuovo team principal, domande e preoccupazioni su piloti, mondiali, aspettative non rispettate e un futuro sempre più in certo per il Cavallino in Formula 1. Il risultato della prima parte del 2022 infatti non è stato replicato in questo 2023 di grande delusione per tutti i fans della rossa. Così mentre il rampollo di casa, Charles Leclerc, si fa forte del suo amore per la Ferrari e tranquillizza i fans su un suo futuro in rosso, Vasseur prova a fare lo stesso parlando di grande cambiamento, di tecnici in arrivo al GeS, di situazioni che si stanno delineando.
E tra chi parla dell'ennesimo cambiamento senza risultati e chi invece crede nell'arrivo del francese per smuovere le acque italiane, in molti sentono la mancanza di una dirigenza forte in Ferrari, con il presidente John Elkann rimasto a lungo in silenzio nel corso degli ultimi mesi. Proprio il nipote di Gianni Agnelli però è tornato a parlare della rossa in questi giorni e lo ha fatto in un passaggio di una lunghissima lettera inviata a tutti gli azionisti di Exor per tracciare un bilancio di quanto accaduto nel 2022. Una lettera che va ben oltre la Scuderia Ferrari ma che, in poche righe, riassume anche il periodo che sta vivendo il GeS e tutta la squadra in questo momento: "Tra le mura di Maranello sono in corso profondi cambiamenti, in particolare per rafforzare l’attività agonistica in pista e per sviluppare le linee lifestyle sulle passerelle, la volontà di progredire che il nostro fondatore, Enzo Ferrari, aveva nel cuore continua a mantenere le persone della Ferrari umili e ambiziose nel dare forma al futuro del Cavallino Rampante".
Si parla quindi di grande cambiamento per la rossa, andando a confermare quello che già da tempo si sussurrava tra le mura del Cavallino: secondo fonti vicine alla squadra infatti Vasseur avrebbe ricevuto l'ok da parte della dirigenza per andare "a caccia" di tecnici, e portare competenze in Ferrari da altri top team di Formula 1.
La via della mediazione di John Elkann, segnata come sempre da grande tranquillità e dalla richiesta di attesa per tifosi e appassionati, sembra in questi giorni essere in netta contrapposizione con quella del fratello Lapo, esterno alle decisioni della Ferrari ma da sempre un grandissimo appassionato di Formula 1. Lapo, che in queste settimane ha più volte fatto parlare di sé grazie a tweet particolarmente divisivi, nelle giornate di sabato e domenica si è tolto più di qualche sassolino dalla scarpa, chiedendo alla Ferrari di cambiare direzione: "La Ferrari ha bisogno di serietà e di una squadra vincente nei box e fuori: è ora di darci una SVEGLIATA, basta con la politica e i giochini, così non si VINCERÀ MAI".
Ovviamente non si è fatto attendere il botta e risposta con alcuni follower: “Lapo, la verità è che agli occhi di noi tifosi la presidenza è assente... La Ferrari ha bisogno di persone con passione come te...”. La risposta di Lapo non si è fatta attendere: “Lo so purtroppo”. E ancora: “Ora che ha fatto questo post ci sarà la svolta”. La replica è stata immediata: “Purtroppo no, ma le cose vanno dette”. Infine Lapo, rispondendo a un altro commento che citava la banca Santander - sponsor della scuderia - ha anche attaccato la banca spagnola con un diretto: "Santander per me è una pessima banca". Un tweet, quest'ultimo, poi cancellato.
Sono stati in molti gli utenti che, dopo le parole di Lapo, si sono chiesti quali fossero le motivazioni di uno sfogo tanto duro, soprattutto perché dichiarazioni del genere, dove vengono citati sponsor e interessi politici, possono mettere in grande difficoltà la posizione del fratello John, presidente della rossa. Non è la prima volta che, dopo un post social, Lapo ritratta le precedenti dichiarazioni cancellando i commenti o minimizzando le precedenti parole utilizzate. Con ogni probabilità la sua estraneità alla società lo mette in una condizione di libertà rispetto a quella dell'altro Elkann e la sua grande passione per la Ferrari non conosce freni, neanche quando in mezzo c'è il fratello John.