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Crash tremendo, bandiere rosse e sportellate pure sul traguardo: la prima del mondiale femminile a Misano è stata una brutale battaglia

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

15 giugno 2024

Crash tremendo, bandiere rosse e sportellate pure sul traguardo: la prima del mondiale femminile a Misano è stata una brutale battaglia
Brutto incidente in Gara1 del primo round del mondiale femminile, con Mia Rusthen finita con un politrauma al Bufalini di Cesena. Bandiera rossa anche dopo la prima partenza e gara ridotta a cinque giri. Alla fine a spuntarla è stata Maria Herrera, ma la lotta con Ana Carrasco è stata serratissima

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

E’ successo di tutto e più che pilotesse andrebbero chiamate guerriere. La prima del mondiale femminile al Marco Simoncelli World Circuit è cominciata con un grande spavento che ha letteralmente fatto calare il gelo nel paddock. Perché Mia Rusthen è stata protagonista di un botto assurdo alla Curva16, finendo dritta sulla ghiaia e restando a terra senza dare segni di vita. Immediata l’interruzione della corsa per consentire i soccorsi in pista, con la pilotessa norvegese che è stata trasferita al Bufalini di Cesena. “Politrauma” – dice il referto medico diramato nel primissimo pomeriggio, con poche notizie in più anche dentro la sala stampa: è stata stabilizzata, la prognosi è riservata”. Non dovrebbe essere, comunque, in pericolo di vita.

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Nelle corse, comunque, lo spettacolo deve andare avanti sempre e comunque e così la prima gara del mondiale femminile è stata spostata al pomeriggio, con soli cinque giri da fare e posizioni di partenza invariate rispetto alle qualifiche. Al semaforo verde, però, è stata ancora bandiera rossa. Jessica Howden, infatti, è stata protagonista di un’altra brutta caduta in Curva2.

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Procedura di partenza da rifare, quindi, e tutte di nuovo dietro il semaforo. Colpi di scena finiti? No, perché una delle protagoniste è finita a muro subito dopo lo start, ma questa volta senza alcuna conseguenza fisica, vista la velocità ridotta in quel punto della pista e a pochi secondi dalla partenza. Il resto? Il resto è stata gara vera, con sportellate tutt’altro che delicate e la prevedibile bagarre in testa tra Ana Carrasco e Maria Herrera, le due che possono vantare una carriera di maggiori successi tra tutte quelle in gara.

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A spuntarla, alla fine, è stata la Herrera, con la sua Yamaha R7 (le moto sono uguali per tutte) con il 6 sul cupolino, resistendo di prepotenza a un attacco nell’ultimo giro della Carrasco e rischiando di far finire anzitempo la gara per entrambe. Terzo gradino del podio per Sara Sanchez, mentre appena giù dal podio è riuscita a mettere le ruote l’italiana Roberta Ponziani.

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