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SBK a Misano: il regno è di Ducati, ma il re è Toprak! Iannone primo dei privati, Petrucci primo degli eroi

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

15 giugno 2024

SBK a Misano: il regno è di Ducati, ma il re è Toprak! Iannone primo dei privati, Petrucci primo degli eroi
Toprak Razgatlioglu impone la sua legge nel sabato di Misano, conquistando sia la Superpole Race che Gara1, dove ha letteralmente firmato un capolavoro davanti a Nicolò Bulega e Alvaro Bautista. Per Andrea Iannone settimo posto di sostanza. mentre Danilo Petrucci, col dolore sul sellino, ha chiuso nono

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

La mette dove vuole, scomposta in ogni modo e non c'è verso per nessuno di mettere le ruote davanti a quelle della sua BMW. Il Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriati è il regno della Ducati, ma il re indiscusso in questo sabato romagnolo è stato Toprak Razgatlioglu che, ancora una volta, ha fatto sembrare la sua BMW come la più performante delle motociclette in griglia. Chi ha provato a contrastarlo, ma solo nei giri iniziali, è stato un Remy Gardner partito carichissimo, ma poi costretto a arrendersi al turco prima e poi alle Ducati Panigale di Alvato Bautista e Nicolò Bulega.

 

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Sono stati proprio i due ducatisti a bagarrare per giocarsi la piazza alle spalle del pilota turco, con Bulega che dopo qualche giro in cui sembrava non avere piena confidenza sulla moto è riuscito a trovare la necessaria costanza e a assicurarsi il secondo gradino del podio. La classifica mondiale, adesso, dice che Toprak Razgatlioglu comanda con 142 punti, seguito da Bautista con 139 punti e dallo stesso Bulega con 129. Lotta apertissima, dunque, e premesse da paura per la domenica di una Misano che quest'anno ha ritrovato il pubblico della Superbike di una volta, grazie anche a una politica di costi contenuti dei biglietti. Un tema, questo, per cui ci sarà spazio. Mentre oggi è di quello che ha detto la pista che c'è da parlare. "Essere in cima alla classifica con questa moto e in questo momento del campionato - ha detto Toprak in sala stampa - è qualcosa di incredibile. Però domani ci sono altre due gare e voglio vincerle entrambe, qui le voglio tutte e tre, l'ho già detto. E' importante tenere distanti Alvaro e Nicolò".

I due della Ducati ufficiale hanno fatto i conti con qualche problema di troppo e, paradossalmente, sono finiti per ostacolarsi. "Ero più veloce di Alvaro - ha raccontato Bulega - Però non volevo rovinare la mia e la sua gara con un sorpasso azzardato e sono rimasto lì a aspettare che lasciasse un minimo spazio, ma chiudeva tutto alla grande e quando sono riuscito a superarlo Toprak era già troppo distante. E' un secondo posto che mi rende felice, però, perchè se a inizio stagione mi avessero detto che sarei finito secondo a Misano ci avrei messo cento firme". Meno soddisfatto, ma comunque contento per un podio che significa punti importanti è proprio il campione del mondo in carica, che continua a chiedere a Ducati una Panigale rivoluzionata, visto che adesso BMW è praticamente arrivata. E gli altri?

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Andrea Iannone ha chiuso al settimo posto, finendo quindi al parco chiuso come primo degli indipendenti. Mentre Danilo Petrucci, che i denti non li può stringere fisicamente, ha compiuto un mezzo miracolo passando nono sotto la bandiera a scacchi. E trovando l'abbraccio di tutto il Team Barni dopo che ieri, e anche questa mattina, aveva seriamente pensato di arrendersi al dolore e non provarci nemmeno. Un nono posto che vale almeno quanto una vittoria per il ternano e che racconta, ancora una volta, una Superbike che sarà pure considerata un campionato minore, ma che è fatta ogni santo fine settimana di storie potentissime. 

La storia triste, e anche breve, è stata, in questo sabato di Misano, quella di Jonny rea, caduto con la sua Yamaha nei primissimi giri e costretto a guardare il resto di Gara1 dal centro medico. E' possibile, stando alle indiscrezioni che circolano, che domani possa essere costretto a rinunciare a schierarsi in griglia.

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