Capitan Uncino sentiva la sveglia. Quel tic tac era il segnale inequivocabile che il temuto coccodrillo stava arrivando e - sarà per aver mangiato un po’ troppo in un sabato notte - che è venuta da fare l’associazione tra il cattivo (ma neanche troppo) della favola di Peter Pan e Stefan Pierer, il patron che ha portato KTM prima sulle stelle e adesso, come si dice, nelle stalle. Sì, perché anche Stefan Pierer sente la sveglia, visto che tra una decina di giorni al massimo arriverà una prima sentenza che potrebbe anticipare la decisione finale sul piano di ristrutturazione prevista per il prossimo 25 febbraio. Un inesorabile “tic tac” che si fa sempre più vicino e che ha portato Pierer a alzare il telefono, garantirsi la compagnia di Gottfried Neumeister (storico collaboratore che, nell’immaginazione possiamo configurare come lo Spugna della situazione) e volare in India. Non per scappare, sia inteso. Ma per provare a chiudere la trattativa con Bajaj prima della “sentenza di gennaio”.
E’ dal colosso indiano Bajaj, infatti, che potrebbero arrivare i fondi necessari per coprire la fetta più larga dei circa 500 milioni di Euro che KTM dovrà reperire immediatamente per tenere buoni i creditori, ma, come già detto, ci sono anche altre trattative in corso. CFMOTO dalla Cina e un gruppo di Hong Kong sono già in fila, mentre altri potenziali investitori americani ed europei bussano alla porta attraverso Citibank Group Europe. "La fiducia in KTM non è persa - assicura il consulente Heinz Kinigadner a Speedweek - mentre le voci di corridoio si rincorrono e il piano di ristrutturazione della Pierer Industrie AG incombe come una spada di Damocle”.
I numeri parlano chiaro e fanno tremare: 95 milioni di euro spesi nel motorsport nel 2023, una cifra che il Boston Consulting Group definisce "straordinariamente alta". L'eventuale uscita dalla MotoGP potrebbe far risparmiare 46 milioni, ma Pit Beirer respinge con forza questi scenari: "Il nostro cuore batte per le corse, nulla cambierà questo!". Il capo delle corse ha parla di un piano in 100 punti per tagliare i costi e garantire la sopravvivenza del Marchio in MotoGP anche dopo il 2026, mentre con le previsioni di vendita per il 2025 ha promesso una crescita fino al 10%. Gli investitori interessati dovranno presentare offerte vincolanti entro gennaio, con Bajaj, CFMOTO e Fountainvest che quindi sono in cima alla lista.
Mentre Kinigadner difende l'operato di Pierer - "Ha reso KTM quello che è, ha dato lavoro a migliaia di persone" - Beirer guarda già oltre il 2026. "Abbiamo team forti, moto veloci e piloti motivati, manterremo tutta la nostra presenza nel Motomondiale” - ha tuonato il capo delle corse, promettendo un impegno che va oltre gli attuali accordi con Dorna e smentendo, di fatto, le voci sull’uscita dalla Moto2 e dalla Moto3. Così, mentre Pierer cerca alleati in Oriente, in pista Acosta e Binder da una parte e Bastianini con Vinales dall’altra sono pronti a dimostrare che il futuro può ancora essere arancione. O, almeno, è quello che dicono nelle pochissime dichiarazioni ufficiali che rilasciano. Acosta e Bastianini, in particolare, sono stati ospiti nell’ultimo fine settimana, al Ranch di Valentino Rossi per la 100 km dei Campioni e entrambi hanno ostentato una discreta serenità, pur ammettendo che sono state settimane di grandi incertezze.
Anche Kinigadner , nelle dichiarazioni rilasciate a Speedweek, si è detto fiducioso parlando proprio del giovane talento spagnolo e dell’ormai ex ufficiale di Ducati: “Con il supporto di investitori strategici e il talento di piloti come Acosta e Bastianini questa fase sarà superata”. E’ chiaro che in particolare Pedro Acosta è il raggio di luce nel buio totale di questo momento e che quindi il motorsport è diventato per KTM qualcosa a cui aggrapparsi piuttosto che una voce di spesa troppo onerosa. Acosta è visto come colui che sarà capace di risollevare le sorti di KTM con la sua audacia, la velocità e soprattutto la sua fedeltà (reale o solo ostentata?): “non è la prima volta che KTM affronta una situazione difficile”.
Dall'altra parte c’è poi Enea Bastianini, he è fresco di passaggio dalla Ducati, che ha dimostrato di saper vincere con costanza in MotoGP e che si prepara ad affrontare la sua sfida con KTM. "È stato un inverno difficile, ma mi sono concentrato sull'allenamento – ha detto proprio dal Ranch di valentino Rossi - ha detto, mostrando un atteggiamento pragmatico e consapevole che il 2025 sarà un anno di adattamento alla nuova moto - Fissarsi un obiettivo ora non è realistico, ho fatto solo 50 giri con la RC16, ma sono sicuro che potremo fare un buon lavoro e piano piano, gara dopo gara, arriveremo dove vogliamo arrivare”.