Pit Beirer avrà tutto sulle sue spalle. E’ quello che viene da dire leggendo le ultime notizie che arrivano dall’Austria sula tremenda crisi di KTM. Perché da una parte è vero che ormai è chiaro che in qualche modo si riuscirà a andare avanti, così come è chiaro che l’attività in MotoGP per il 2025 non sarà interrotta, ma dall’altra è altrettanto chiaro che mancherà un timoniere. O, meglio, un comandante generale. Per Stefan Pierer, il patron che ha fatto immensa KTM e che però l’ha anche ridotta così, infatti, le possibilità di mantenere il timone dell’azienda sono pochissime. I creditori vogliono la sua testa. Molti degli azionisti idem e gli esponenti politici austriaci anche. L’imprenditore ha ancora qualche dirigente dalla sua parte, ma ci vorrà un mezzo miracolo per pensare che possa proseguire nel ruolo che ha avuto fino a oggi e con gli stessi pieni poteri.
Sta nelle cose e, francamente, è anche naturale pensare che possa andare così. Quello che viene da chiedersi, piuttosto, è cosa succederà in MotoGP e in tutta l’attività racing senza un grande capo che indirizzi le attività e prenda le decisioni più importanti. Dovrà, verosimilmente, pensare a tutto Pit Beirer, ma con quali budget? E con quali poteri reali? Al momento è difficile capire quali saranno i margini di movimento per l’ex crossista e oggi manager, ma di sicuro il grosso del lavoro toccherà a lui, visto che anche per quanto riguarda la sola MotoGP l’unico altro uomo su cui potrà fare affidamento sarà il nuovo team manager Aki Ajo, che ha sostituito Francesco Guidotti. Il tutto in attesa di capire se arriveranno e in che misura arriveranno i nuovi investitori che dovrebbero garantire adeguata sopravvivenza alle squadre della MotoGP per dare ai piloti moto realmente performanti e la dovuta serenità.
A proposito di piloti, intanto, nel silenzio generale di tutti i titolari, a scegliere di parlare è stato il collaudatore Pol Espargarò, che si è detto fiducioso sul futuro e convinto che proprio le corse potranno aiutare il marchio a risollevarsi. Con il tester di KTM che ha definito più che buona la base di partenza della RC16 con cui Acosta, Binder, Bastianini e Vinales torneranno a confrontarsi tra un mese esatto nei primi test a cui potranno partecipare anche piloti ufficiali. Ognuno dei quattro, secondo Espargarò, ha un punto di forza, con il collaudatore spagnolo che scherza anche sulla capacità di KTM di mettere nella stessa squadra anche i due piloti più diversi di tutto il paddock: Maverick Vinales e Enea Bastianini.
“Sono proprio diversi – ha detto Espargarò a Crash.net - Maverick è un pilota passionale e è sempre al limite. E’ uno che ha bisogno di sentire per farcela. Enea invece è completamente l’opposto: più controllato, ma con lui non sai mai cosa succederà. È bello lavorare con loro due, hanno esperienza. Maverick ha vinto con tutte le moto che ha guidato in MotoGP e spero che questo sia il prossimo passo per lottare per il titolo con una KTM. Enea si è comportato molto bene negli ultimi anni. Sono super diversi e arrivano da moto diverse. Entrambi hanno pregi e difetti: cerchiamo di migliorare i difetti e mantenere i pregi“.