Il paddock ad agosto non va davvero in vacanza. Nonostante la pausa estiva, con uno stop ai Gran Premi di tre settimane, il circus infatti continua a "girare", intorno a notizie e speculazioni in quella che da tempo viene definita la silly season, la "stagione sciocca", così chiamata per il gran numero di indiscrezioni estive poi, al termine del periodo di stop, in gran parte ridimensionate o smentite. E se lo scorso anno la pausa dalla Formula 1 ha regalato un mese di caos dal licenzimanento di Daniel Ricciardo al dramma di Oscar Piastri, conteso tra Alpine e McLaren, quest'anno agosto sembra destinato a molti rumors e poche certezze.
Vediamo quindi di seguito tutti gli "spostamenti" di cui si sta parlando, tra rinnovi milionari, presunti addii e grandi ritorni: gli argomenti più caldi del mercato Formula 1 a motori spenti.
Rinnovo Ferrari in arrivo per Charles Leclerc
Dalla testata francese sportune.20minutes.fr, negli scorsi giorni, sono arrivate importanti indiscrezioni sul futuro di Charles Leclerc: il monegasco sarebbe infatti pronto a un rinnovo con Ferrari, in arrivo già prima del termine della stagione 2023. Il monegasco, come il suo compagno di squadra Carlos Sainz, al momento ha un contretto in scadenza alla fine del prossimo campionato, al termine del 2024, e secondo quanto riportato dal team principal Fred Vasseur le trattative per un rinnovo in vista 2025 si sarebbero concretizzate solo durante la pausa invernale di quest'anno.
Se le indiscrezioni dovessero essere confermate quindi ci troveremmo davanti a un importante cambio di obiettivi per la Ferrari, dovuto - sempre secondo quanto riportato dalle recenti indiscrezioni - ai contatti tra Leclerc e altri team della massima serie, come Red Bull, Mercedes e Aston Martin, tutti interessati a sondare la posizione del monegasco per il 2025. I vertici di Maranello quindi, preoccupati dall'idea di perdere Leclerc, avrebbero anticipato le riunioni per il rinnovo e messo in prima posizione, nelle priorità di quest'anno, la volontà di blindare Charles in vista del 2025.
Dopo i rumors arrivano quindi ora, dalla Francia, i primi dettagli su quello che sarebbe l'accordo già trovato tra il monegasco e la Ferrari: sportune.20minutes.fr riporta che Leclerc rinnoverà con una formula 2+3, con il primo biennio senza clausole di uscita che si concluderà nel 2026, anno di grande cambiamento per la Formula 1 con il cambio di power unit, mentre i 3 anni della seconda parte dell'accordo (che si concluderanno nel 2029) prevederanno una clausola d'uscita in base ai risultati ottenuti dal team, in modo che - se non soddisfatto - Leclerc potrebbe liberarsi in anticipo e scegliere un futuro altrove.
Si parla di un contratto da record sia per quanto riguarda la durata, considerando che il monegasco è arrivato in Ferrari nel 2019 e con questo contratto si blinderebbe fino al 2029, che per quanto riguarda l'accordo in termini economici: secondo quanto riportato dal giornale francese infatti si parlerebbe di 185 milioni di euro complessivi, circa 37 milioni di euro a stagione, con bonus a crescere di anno in anno per premiare la continuità del pilota fino al 2029.
Carlos Sainz tra Ferrari e Audi
Se da una parte troviamo un Charles Leclerc lanciato verso un rinnovo di cinque anni, dall'altro lato del box Ferrari la situazione è ad oggi più complessa. Sul futuro di Carlos Sainz dopo la fine del 2024, al termine quindi del suo contratto, si è detto di tutto: c'è chi lo vorrebbe vicino al rinnovo, chi sostiene che le trattative non siano ancora iniziate ma che l'intenzione sia quella di restare, e chi invece sposa la tesi secondo cui lo spagnolo non sarebbe soddisfatto della squadra e quindi non interessato a continuare con la rossa che, dall'altro lato, con la gestione Vasseur avrebbe scelto Leclerc come prima guida.
Un inizio sulle priorità della Ferrari è sicuramente dato dalle tante indiscrezioni su un rinnovo di Leclerc molto più prioritario e importante per la squadra rispetto a quello di Sainz. Non sorprenderebbe infatti vedere Leclerc con un nuovo contratto già nel 2023, magari con un annuncio a Monza, mentre per Sainz le trattative si potrebbero spostare alla pausa invernale e alla prima parte del 2024, come inizialmente richiesto da Vasseur.
Negli ultimi mesi si è parlato a lungo di un possibile addio dello spagnolo dalla Ferrari, con la chiacchierata possibilità di vederlo in Audi a partire dal 2025, scuderia che sarebbe interessa a Sainz anche grazie all'intervento di papà Carlos, che con Audi corre da anni. Durante la prima parte di questa silly season estiva è quindi arrivato l'ennesimo rumors che vorrebbe lo spagnolo all'interno del team Sauber, poi Audi dal 2026: secondo quanto riportato da Auto Action lo spagnolo avrebbe addirittura già firmato un pre-contratto con la scuderia tedesca, blindando così il suo futuro fuori da Maranello.
Negli ultimi giorni però è arrivata l'ennesima smentita da parte dell'entourage di Sainz, questa volta riportata da Motorsport.com, secondo cui Ferrari rimane per lo spagnolo la prima e unica priorità: "L'entourage dello spagnolo smentisce che Carlos abbia raggiunto un accordo preliminare con la Casa dei quattro anelli per il 2025: il madrileno come priorità ha il rinnovo del contratto con la Ferrari che scadrà alla fine della prossima stagione".
Mattia Binotto torna in Formula 1?
Mentre in Ferrari si discutono i rinnovi dei piloti e l'arrivo di tecnici da altri team di Formula 1, altrove si fa più concreta l'opzione di rivedere Mattia Binotto nella massima serie. L'ex team principal della scuderia di Maranello avrebbe infatti trovato un accordo con Alpine, scuderia francese nel pieno di una vera e propria rivoluzione ai propri vertici. Il ritorno nel paddock di Binotto potrebbe inoltre arrivare prima del previsto: Alpine ha infatti sollevato dal suo ruolo di team principal Otmar Szafnauer nel weekend del Gran Premio del Belgio, l'ultimo prima della pausa estiva. Una scelta criticata da molti e discussa, che fa però pensare all'arrivo del suo sostituto già subito dopo la pausa estiva.
Secondo quanto riportato dai media francesi, in particolare dalla testata 1i.autojournal.fr, Binotto avrebbe accettato l'incarico dopo l'offerta arrivata direttamente dall’amministratore delegato del Gruppo Renault, Luca De Meo: "Di succedere a Otmar Szafnauer come team principal, pur potendo fregiarsi di un altro incarico con aree di interesse più ampie".
Grande libertà d'azione quindi per Binotto, in quello che sembra essere lo stesso schema voluto negli anni alla guida di Ferrari, nel tentativo da parte di Renault e di Alpine di andare a colmare quel divario di power unit che oggi rappresenta uno dei grandi problemi per la scuderia francese. L'arrivo del nuovo team principal dovrebbe, sempre secondo le indiscrezioni, essere atteso per settembre, con ogni probabilità durante il weekend di Monza.
Perez, un confronto che "costa caro"
Perez sì o Perez no? La posizione in Red Bull del pilota messicano, compagno di squadra di Max Verstappen, continua a far discutere: tra le rassicurazioni del team principal Chris Horner, che sostiene la permanenza di Perez nel team ufficiale almeno per tutto il 2024, e le frecciatine di Helmut Marko, che ammette la mancanza di sostituti validi per andare a sostituire immediatamente il messicano, in molti aspettano di vedere il passo del neo assunto Daniel Ricciardo in Alpha Tauri, valido possibile sostituto di Perez in Red Bull nel 2025 o - chissà - magari già nel 2024.
Per Checo però, oltre al danno, anche la beffa. Dopo il disastro di questa prima parte di stagione, in cui è passato dall'avere aspirazioni di lotta mondiale contro Verstappen a ritrovarsi messo in discussione dal suo team, il messicano potrebbe infatti anche perdere parte del suo stipendio.
Secondo le indiscrezioni riportate dal noto giornalista Erik van Haren, Perez avrebbe una clausola nel suo contratto in riferimento ai punti di distacco dal compagno di squadra Verstappen: si ritiene infatti che, in caso di superamento di una soglia di 125 punti di distacco da Max, Perez potrebbe subire un cambio di retribuzione dal contratto precedentemente firmato. Potrebbe quindi, in parole povere, vedere i suoi introiti calare notevolmente a seconda delle prestazioni raggiunte nella seconda parte della stagione. Un incentivo a migliorare o l'ennesima pressione sulle sue spalle?