Con l’annuncio di Fabio Quartararo, che ha firmato un biennale con Yamaha fino al 2026 compreso, la MotoGP torna a parlare di mercato piloti, specialmente per quanto riguarda l’Aprilia che - pare - avrebbe proposto al francese quattro milioni di euro a stagione contro i dodici messi sul piatto dai giapponesi. La sensazione però è che il mercato più importante e politico in questo momento però non riguardi i piloti, ma le squadre: nel 2025 Yamaha dovrebbe tornare ad avere un team satellite e Ducati rinunciare alle otto moto con cui ha costruito l’enorme superiorità tecnica degli ultimi anni. Il che dovrebbe essere tra i principali motivi, oltre ai 12 milioni di cui sopra, per cui Quartararo ha deciso di dare ancora una volta fiducia alla squadra.
Non è detto, oltretutto, che sia una delle tre squadre clienti di Borgo Panigale (Pramac, Gresini e VR46) a passare alla Yamaha per riequilibrare le forze in campo: la trattativa tra i giapponesi e la squadra di Tavullia va avanti ma non sembra fatta, mentre il Gruppo Pierer (KTM, GasGas, Husqvarna) vorrebbe entrare in MotoGP anche con MV Agusta e già si parla di un coinvolgimento di Marc Marquez, quindi in collaborazione con Gresini Racing che, a sua volta, ha un accordo con Ducati fino a fine 2025. Di certezze quindi ce ne sono pochissime, anche perché l’apporto dell’organizzatore (Dorna) in questo particolare mercato è molto più consistente rispetto alle trattative per i piloti Costretti a scommettere un pacchetto di cracker diremmo che il clamoroso ritorno di MV rimarrà un sogno per qualche anno ancora, mentre Yamaha avrà presto i suoi quattro piloti per portare avanti lo sviluppo e tornare in alto.
Il Team Prima Pramac, al momento, è quello da cui è lecito aspettarsi più continuità, sia in termini di storicità che contrattuali. Paolo Campinoti, spiegano da Motorsport.com, ha tempo fino al Mugello per firmare un rinnovo biennale con Ducati di cui, evidentemente, restano da definire diversi dettagli. Economici, perché non potrebbe essere altrimenti, ma anche tecnici, a partire dalla fornitura di moto più o meno ufficiali nei prossimi anni. Se Pramac chiede moto allineate a quelle del team ufficiale, magari in esclusiva, difficilmente Gresini e VR46 avranno apprezzato la mancanza di una GP24 in squadra: nel primo caso a prenderla ci sarebbe stato Marc Marquez, nel secondo un ottimo Marco Bezzecchi terzo in campionato lo scorso anno.
Ecco perché attualmente Fermín Aldeguer ha sì un contratto con Ducati ma non una destinazione chiara: finché il Team Prima Pramac non firma ufficialmente il rinnovo, a Borgo Panigale non possono garantirgli una di quelle due moto. È evidente però che Paolo Campinoti vuole continuare così e che i bolognesi hanno tutta l’intenzione di accontentarlo, magari dando l’annuncio proprio al GP d’Italia. Resta il fatto che, da Fabio Quartararo a Fermín Aldeguer, il mercato piloti della MotoGP si stia muovendo sulle tracce di quello dei team e forse continuerà così per i tanti altri piloti in scadenza, molti dei quali si ritroveranno a cambiare colori.