Faranno mai pace Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta? Stando alle ultime interviste, sembra proprio di no. A noi Pietrangeli ha parlato del suo collega come di un “invidioso”. Questo dopo che Panatta aveva detto che l’ex campione “si faceva le classifiche da solo”. Ma come mai tanto livore? Nicola non se lo spiega, e Panatta è tornato a parlare dei due a proposito di motori, mondo a lui molto familiare e a cui ha dedicato molto tempo della sua vita: “Pietrangeli dice di avermi battuto in pista ad una “Gara dei campioni” con l’Alfa 164? Ma quando mai? Nicola è fermo come un paracarro, mi ha passato solo perché ho rotto il cambio”. Dopo la nuova polemica con il suo collega, intervistato dalla Gazzetta torna sulla sua passione per le auto: “La mia prima macchina? La 500 che mi ha passato mio papà quando lui si è comprato una terribile 850. Poi ho preso un’altra 500, e dopo, al primo contratto per le racchette, acquistai una Alfa Romeo GT Junior usata. La prima vettura importante che ho avuto è stata una Porsche 911 S Targa. La macchina che mi ha dato più soddisfazione, oltre a bellissima Ferrari 365 Gtc blu con interni in pelle rossa, è stata la Stratos”.
Lui, prima di essere un rallysta, ha cominciato con le moto: “Il primo mezzo a motore da ragazzino è stato il Velosolex. Di moto poi ne ho avute molte, fino a poco tempo fa: Bmw, Ktm. Ho fatto anche quindici giorni in Marocco facendo quasi 10.000 chilometri, un enorme divertimento”. Ma cosa guarda in televisione Panatta? “La F1 mi ha un po' annoiato, anche a causa del dominio di Verstappen. Mi piaceva quando c’erano Villeneuve, Prost, Lauda. Era una Formula 1 diversa, è cambiata come un po’ tutti gli sport. La MotoGP è molto più divertente, in quanto tutto può succedere. I rally li guardo meno, perché si vedono meno in televisione, così come i raid”. E a tal proposito racconta un aneddoto: “Pensa che io ho fatto il Rally Raid di Tunisia, corsi con un prototipo Mercedes ex Regazzoni e mi divertii moltissimo. Purtroppo, ho rotto e sono rimasto con il mio navigatore in mezzo al deserto tutta la notte. Tra l’altro le portiere non si bloccavano, quindi rimanere lì da soli la notte è stato un po' angosciante”. Poi non fa sconti alle auto elettriche: “Io ho avuto una ibrida/elettrica, una Lexus, che mi hanno rubato sotto un albergo a Roma. Però non mi sono trovato bene, perché senza rumore non riesco a guidare la macchina”.