1988, 11 settembre. Esattamente 33 anni fa, a Monza, andava in scena una storica doppietta Ferrari su suolo italiano. Un miracolo di Gerhard Berger e Michele Alboreto avvenuto una settimana dopo la morte di Enzo Ferrari.
Il Drake adorava, a modo suo, Alboreto. Un pilota schivo, gentile, d'altri tempi. Uno dei più amati nella storia della Rossa. A vent'anni dalla sua morte, avvenuta tragicamente al Lausitzring in un giorno di festa, il 25 aprile del 2001, Monza rende onore al Michele di tutti, l'Alboreto indimenticato e indimenticabile: a partire da oggi la curva della Parabolica, uno dei punti più celebri e riconosciuti della circuito italiano, cambierà nome, diventando la Curva Alboreto o, semplicemente, la Alboreto.
A commentare il momento storico è la moglie Nadia, intervistata dalla Gazzetta dello Sport: "Michele aveva un rapporto speciale con Monza. Soprattutto dopo che ci ha corso da ferrarista con tutta quella folla, coi tifosi che lo cercavano, lo chiamavano da ogni parte. Era la sua corsa di casa".
E adesso Monza sarà, per sempre, la sua casa. Un evento celebrato - proprio nei pressi della curva - da uno splendido murales di Aldo Drudi, il designer romagnolo che da sempre dà forma e colore alla velocità.