Il pubblico che finalmente si è rivisto sulle tribune, il clima di "confusione" che è tornato a fare da scenario ad una gara del Motomondiale e il calore di Misano, della Riviera e della Romagna. Con grandi sforzi da parte di tutti - tra App per guidare il pubblico, distanziamenti e appelli al buon senso - il contorno dell'arena è perfetto e, oggi, anche i leoni in pista hanno cominciato a fare sul serio. In Moto3 la pole è finita nelle mani di Ogura, ma Tatsu Suzuki (il giapporiccionese) e gli altri italiani sono lì e i pronostici (ammesso che in Moto3 abbiano un senso) li danno per favoriti. In Moto2, invece, Sam Lowes ha conquistato la pole, ma non partirà dalla prima casella in griglia domani a causa della penalità rimediata nell'ultimo Gran Premio. Posto al sole, quindi, che passa sulle ruote di Gardner, con Luca Marini terzo, Marco Bezzecchi quarto (brutta caduta per lui che ha compromesso le qualifiche) e Enea Bastianini quinto. Quando alla MotoGP, infine,...
Su Yamaha c'eravamo (forse) sbagliati...
Sull'asfalto del Marco Simoncelli World Circuit è ancora la Yamaha la moto da battere. Appena ieri eravamo stati piuttosto duri nel commentare la scelta della casa di Iwata di non effettuare test sulla pista romagnola, contrariamente a quanto fatto dalla maggior parte degli altri team e come avevano fatto notare in conferenza stampa anche Fabio Quartararo e Valentino Rossi. Evidentemente Yamaha sapeva di non aver bisogno di testare il nuovo asfalto e di provare assetti differenti, visto che le moto di Iwata hanno dominato sia le libere che le qualifiche in questo primo round di Misano. Maverick Vinales, complice una strategia che gli ha permesso di provare ben tre attacchi al tempo, è riuscito a mettere le mani sulla pole, quando ormai tutti erano pronti ad applaudire davanti al "pubblico di casa" (in verità sulle tribune gli italiani non sono moltissimi e sono più gli appassionati austriaci, tedeschi e francesi a non essersi fatti scappare questo primo Gran Premio a porte semi-aperte). Terza piazza per Fabio Quartararo, lanciatissimo nel suo giro veloce, ma condizionato da un piccolo errore. Quarto, infine, Valentino Rossi, che ha comunque un ottimo passo e che domani sarà sicuramente della partita con gli altri compagni di marca.
Il "Viagra" ha fatto bene a Valentino Rossi...
"Misano mi ringiovanisce di dieci anni" - Aveva scherzato Valentino Rossi commentando il ritorno su quella che per lui è a tutti gli effetti la pista di casa ed in cui per la prima volta in questa stagione ha potuto ritrovare anche un po' di pubblico sulle tribune. E in effetti il dottore è sembrato più in forma del solito. Merito, per dirla con una battuta, della "cura ricostituente e rigenerante a suon di pillolina blu" messa a punto con Aldo Drudi in vista della "doppia di Misano". Il riferimento, è chiaro, è al casco speciale presentato proprio in occasione del doppio appuntamento al Marco Simoncelli World Circuit, ispirato dalla sua volontà di ritrovare il giusto vigore per provare a ritrovare almeno il podio su una pista che è favorevole a Yamaha. Le premesse, come ha commentato il dottore dopo il turno di qualifiche, sono buone "e anche il passo non è male". Molto dipenderà, oltre che dalla sfida tutta interna alla casa di Iwata con Vinales e gli altri del team Petronas, probabilmente anche dalle gomme in relazione alle temperature dell'asfalto di domani, con il nuovo manto che non sembra condizionarne particolarmente l'usura.
Franco Morbidelli fa due volte sul serio...
Fa sul serio in pista - con il secondo posto conquistato oggi in qualifica che sembra confermare i pronostici che lo vorrebbero favorito rispetto anche a Vinales (che ha fatto la pole) - e pure fuori dalla pista, toccando temi sociali che sono tornati attuali dopo brutti e recenti fatti di cronaca. Franco Morbidelli ha scelto di non ignorare quanto sta accadendo e lo ha fatto a modo suo, lanciando un messaggio attraverso il casco speciale fatto preparare ad Aldo Drudi i vista del doppio appuntamento al marco Simoncelli World Circuit. "Uguaglianza" è la parola ripetuta in tutte le lingue sul retro della calotta, con l'invito ad un "time out" e la caricatura del pilota Petronas ispirata ad un fil di Spike Lee. In quel film, Mister Senor Love Daddy (che in questa occasione ha preso la facia del Morbido), invitava tutti a prendersi una pausa dalle discriminazioni razziali, consigliando di "fare la cosa giusta". Un appello, quindi, che porta temi molto dibattuti in queste ultime settimane anche sulla vetrina della MotoGP, con i modi seri, ma contestualmente garbati, leggeri e senza strumentalizzazioni, di Franco Morbidelli (insomma: Lewis Hamilton scansati!).
Francesco Bagnaia a gamba (una sola) tesa sul mercato...
Pecco Bagnaia è arrivato in circuito con le stampelle, dopo l'intervento chirurgico a cui è stato costretto nelle scorse settimane in seguito alla caduta di Brno. Ma pure con una gamba sola è riuscito a chiudere le qualifiche davanti alle Ducati ufficiali e appena dietro al compagno di squadra Jack Miller. Un risultato importante, che conferma quanto di buono fatto vedere dal torinese (trapiantato a Pesaro) prima dello sfortunato stop. "Mi sono sentito subito bene sulla moto - ha raccontato - Ho dovuto modificare un po' il mio stile di guida, chiedendo uno sforzo agli arti superiori, visto che con la gamba non riesco a fare ancora piena forza". A quanto pare è bastato. E viene da chiedersi, a questo punto, se non sia bastato anche per convincere Ducati su chi dovrà salire in sella alla moto ufficiale nella prosima stagione. Come è noto, infatti, Francesco Bagnaia è in ballottaggio con Joahnn Zarco (oggi solo decimo) per affiancare Jack Miller, con Ducati che ha rinnovato i contratti sia del francese sia dell'italiano senza però indicare a chi dei due vestirà i colori di Pramac e chi quelli del team factory. Bagnaia, dalla sua, non si dice comunque preoccupato e gioca la carta della diplomazia: "Sto benissimo in Pramac e qui avrei comunque una moto ufficiale con tutti gli aggiornamenti dell'anno in corso. E' chiaro che ogni pilota sogna il team factory, ma in questo momento voglio stare concentrato solo sulla mia stagione dopo la brutta parentesi che mi ha costretto fuori dalla partita"
Dovi e Ducati, ma che succede?
Per trovare il nome di Andrea Dovizioso sulla griglia di partenza bisogna scorrere fino alla decima casella. E l'impressione è che ci sia pure da accontentarsi, perchè viste le premesse poteva andare decisamente peggio. "Ho la sensazione di andare due secondi più piano di quanto vado realmente - ha detto ieri Andrea Dovizioso dopo le libere - Non riesco a trovare il giusto feeling e sono molto preoccupato". Una preoccupazione che non si è trasformata in un incubo, ma nemmeno in un sogno, con Dovi che è riuscito a rientrare in Q2, ma senza far meglio del decimo tempo. Viene da chiedersi se vivere da separati in casa con Ducati possa influire in qualche modo ed aver un peso maggiore di quello che, invece, dovrebbe avere la concreta possibilità di mettere le mani sul mondiale. Il pilota ribadisce che è solo una questione tecnica, che il passo è buono anche se le Yamaha sono irraggiungibili a Misano, e che l'aspetto delle motivazioni non è in discussione. A conferma di quanto dice il forlivese sembrano esserci anche le parole di Danilo Petrucci. "Ieri ero contento - ha detto il ternano - stamattina non avevo feeling. Non so cosa sia successo, si combatte sempre e come risolviamo un problema ne salta fuori un altro. Ho fatto qualche errore e non sono riuscito ad andare oltre la quindicesima posizione. Il passo non è affatto male, ma partire così indietro rende tutto più difficile"