Sembra che ogni pilota in pista sia legato al nostro paese. In tanti hanno portato al Mugello un casco speciale, da Ricciardo che fa il suo omaggio a Valentino Rossi passando per Norris con i colori italiani fino ai ferraristi che scelgono di omaggiare i 1000 Gran Premi della rossa. E non è stata una sorpresa scoprire che tutti, ma proprio tutti, sono entusiasti di correre al Mugello. Un evento unico, in un luogo magico, che già in tanti vorrebbero vedere nel calendario delle prossime stagioni. Ecco allora il nostro personale dizionario gastronomico Toscana/F1, edizione limitata 2020
La finocchiona di Hamilton
Talmente vegano da aver fatto diventare vegano pure il suo cane Roscoe, se c’è un posto in cui il super cool/super attivista/super ambientalista Lewis Hamilton può tornare carnivoro, quel posto è la Toscana. Arrivato nei paddock con monopattino e tenuta da Fashion Week, il britannico dovrà accontentarsi della sua dieta salutista mentre intorno a lui si mangia il meglio del meglio. Ha fatto i complimenti alla bellezza del luogo, ma se in Toscana non mangi, godi solo a metà.
La ribollita di Vettel
La sua storia è cotta e stracotta. I problemi con Leclerc - che non ci sono - l’insoddisfazione in Ferrari, gli errori delle scorse stagione, addirittura il suo ruolo nella presunta spy story. Sul Seb del 2020 le abbiamo sentite tutte: se è incazzato vuol dire che sta remando contro la squadra, se è felice c’è qualcosa sotto, se va piano lo stanno sabotando, se va forte vuole farla pagare a Leclerc. Non si dice mai niente di nuovo - Aston Martin a parte - e credo si sia stufato pure lui.
Il Chianti di Binotto
Dev’essere quello che si è bevuto il Team Principal della rossa prima di dichiarare - per l’ennesima volta - che la Ferrari non è in crisi. Dopo un inizio di stagione da incubo, un disastro a Spa e un doppio zero a Monza che cosa sarebbe? Una barzelletta? Binotto si ostina a dire che per la Ferrari questo è solo “un momento difficile” e che le crisi sono altre. Speriamo che l’effetto del vino duri almeno il tempo di festeggiare questo compleanno tristissimo.
La fiorentina di Perez
Gliel’hanno cotta giusto un minuto o due e poi fatta subito mangiare. La notizia del licenziamento dalla Racing Point per Sergio Perez è stata un pasto difficile da mandare giù. Lo sapevano tutti tranne lui e quando la notizia è arrivata anche al diretto interessato era già il momento di dire addio al suo team storico. Una decisione che non ha ancora digerito, viste le dichiarazioni in conferenza stampa di questo giovedì, ma che dovrà cercare di dimenticare in fretta: serve un nuovo sedile per il 2021, e serve in fretta.
I cantucci di Schumi
Il dolce alla festa Ferrari lo porta sempre uno Schumacher. Nel giorno in cui si festeggeranno (anche) i successi dell’eterno papà Michael, Schumi Jr. porterà in pista la sua iconica F2004. Un giorno importante per il rampollo della FDA che sembra in procinto di sbarcare in Formula 1 già nella stagione 2021. Un po’ di zucchero in una domenica dedicata alla rossa che, senza il mito degli Schumacher, sarebbe difficile trovare altrove in questo 2020 così amaro. Ancora meglio se insieme ci beviamo un po’ di Vin Santo…