Spesso, descrivendo il motorsport, si dice che questo sia poco accessibile e che con il passare del tempo l’azione in pista e il contatto con i piloti si siano allontanate dagli appassionati che, di volta in volta, raggiungono gli autodromi per regalarsi giornate all’insegna della propria passione. Un’affermazione vera solo in parte, soprattutto ripensando al fine settimana che ha visto il Gt World Challenge giungere a Monza, teatro del penultimo round del campionato endurance: Monza è stata un bagno di tifosi che, trainati dalla Ferrari e da un Valentino Rossi sempre più convincente, hanno popolato per tutto il fine settimana le tribune e il paddock del tracciato brianzolo, senza smettere di meravigliarsi per l’azione vista in pista. Un’azione spettacolare come sempre, che però è stata accompagnata dalla possibilità, insolita, di accedere al paddock, un luogo che spesso si tende a percepire lontano e che invece, questa volta, ha regalato a tutti coloro che ne hanno percorso le viuzze e fatto lo slalom tra le varie hospitality presenti, la possibilità di avvicinare i piloti, a volte per un saluto, a volte per un autografo, e perché no, anche per scambiare due battute su quanto stesse accadendo in pista.
E sono stati gli stessi piloti a confermare quanto bello sia stato ritornare a Monza, un appuntamento ormai consolidato e attesissimo, non solo per la spettacolare competizione ma anche per la passione che di volta in volta si respira. “Questa nuova Monza è bellissima! -ci racconta Augusto Farfus, pilota ufficiale BMW- Complimenti a tutti coloro che sono stati coinvolti nei recenti lavori e che hanno avuto questa meravigliosa idea. Questo è senz'altro l'autodromo numero uno in Italia e tra i numeri uno nel mondo. È davvero tutto bellissimo, poi io sono anche per metà italiano avendo vissuto tanto in Italia e quindi poter correre a Monza davanti al pubblico italiano è sempre molto speciale, oltre che unico!”
Parole a cui hanno fatto seguito quelle dei due piloti ufficiali Ferrari competizioni GT, Alessio Rovera e Alessandro Pier Guidi, peraltro autori di una splendida pole position insieme anche a Vincent Abril, l’altro membro dell’equipaggio AF Corse #51: “E’ sempre molto bello mettere a segno una pole position, poi farlo qui a Monza, di fronte ai nostri tifosi, è un qualcosa di davvero speciale”, commenta Rovera. “Cercheremo di regalare una grande gioia a tutti nostri tifosi!” afferma invece un sorridente Pier Guidi, peraltro lodando il lavoro fatto da Ferrari, che a suo dire ha saputo mettere a disposizione dell’equipaggio una vettura perfetta e che, sulla via che porta al proprio box, si concede ai tanti autografi richiesti.
A rendere omaggio all’affetto dei tanti tifosi italiani però, non è solo chi nel weekend ha indossato tuta e casco, bensì anche chi, per una volta, è arrivato nei panni di semplice spettatore, tra cui Gabriel Bortoleto, un ragazzo a cui Monza ha saputo sorridere nel tempo: prima lo scorso anno, quando ha conquistato il titolo della Formula 3 -peraltro con il team italiano Trident- e poi poche settimane fa in Formula 2, con una gara che lo ha visto firmare l’impresa di vincere pur essendo partito dall’ultima posizione. “Mi piace tantissimo essere qui. Monza, con tutti i tifosi italiani, è speciale, tutto è come essere in Brasile, a casa”. Infine, come non menzionare la “marea gialla” che, sin da venerdì mattina, non ha mai smesso di incitare Valentino, il quale, con la gentilezza di sempre, ha ricambiato l’affetto dei propri tifosi ogni qual volta fosse possibile. Fotografie, autografi e strette di mano: piccoli gesti, che però valgono il sorriso, e a volte anche le lacrime, di chi quell’incontro lo desiderava da una vita.