Il titolo costruttori del 2021 ha lanciato la Ducati in testa alle favorite per il titolo Mondiale 2022. La casa di Borgo Panigale ha messo a punto una moto molto veloce e sembra non porsi limiti. Ed è il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna che, in un’intervista a Speedweek, ha fatto un esempio piuttosto particolare per delineare le ambizioni del team: “Ai Giochi Olimpici in Messico, un ciclista su pista ha approfittato dell'altitudine per stabilire un record di velocità spettacolare secondo gli standard dell'epoca – ha spiegato - Ha percorso 50.151 chilometri in un'ora. Oggi 50 km/h è la velocità media di metà delle tappe del Tour”. La Ducati quindi vuole andare sempre più su, sempre avanti e non vuole lasciare alcuno spiraglio per le altre dirette concorrenti al titolo.
Dall’Igna affronta poi un tema sempre più delicato, ma fondamentale nella nostra quotidianità: “Difficile dire qualcosa di concreto in questo senso. Penso che dobbiamo fare qualcosa e sviluppare di più le moto. Non possiamo continuare con la stessa tecnologia dati i problemi ambientali. Ma non posso dire come sarà la MotoGP tra cinque anni - ha detto - I cambiamenti devono essere significativi, non solo simbolici. Dobbiamo fare qualcosa per l'ambiente. E ho già un'idea, ma ancora non riesco a spiegarla. Prima dobbiamo parlare con tutti i produttori". Una cosa però è certa, le moto di adesso non verranno sostituite da quelle elettriche, almeno nel breve termine: “A oggi hanno molti limiti a causa del peso delle batterie e dello spazio che occupano. Con la tecnologia che abbiamo è difficile realizzare una buona motocicletta elettrica – ha concluso Gigi Dall’Igna - La cosa migliore da fare a questo punto è studiare tutte le opzioni possibili. Per me la cosa più importante è non pensare ora ai vantaggi individuali di ciascuno".