Quattro vittorie di fila. Roba che dalle parti di Borgo Panigale non si era mai vista. Almeno fino a ieri, domenica 4 settembre. Misano Adriatico la pista, Pecco Bagnaia il protagonista. Una gara perfetta, anzi l’ennesima – consecutiva - gara perfetta. Nemmeno Casey Stoner nel suo magico 2007 da titolo era riuscito ad accatastare una sequenza del genere. Tutto, nella domenica romagnola di passione, è cominciato con una benedizione: Gigi Dall’Igna che, oltre a lisciarsi il pizzetto come da consuetudine, accarezza la desmosedici numero 63 di Pecco Bagnaia. Da quel momento in poi nessuna sbavatura, nessun fuoriprogramma per il pilota di Chivasso, che in quattro gare ha rosicchiato 61 punti a Quartararo, portandosi a sole 30 lunghezze dal francese. Pecco e la Ducati ora ci credono, ne hanno tutto il diritto. E ai box, dopo la bandiera a scacchi, scaricano tutta la tensione del fine settimana di lavoro.
Il frastuono comincia con Jack Miller, che dopo la gara attende il compagno di squadra per festeggiare. Jack è scivolato al secondo giro mentre si trovava nelle prime posizioni, tradito all’ingresso del “Rio” da una gomma anteriore non ancora in temperatura. Il pilota australiano partiva dalla pole dopo quattro anni e, dato il suo potenziale, avrebbe sicuramente potuto giocarsi un gradino del podio. Per Borgo Panigale – considerando il secondo posto dell’entrante Enea Bastianini - sarebbe stata l’apoteosi, ma poco male. Jack, a motori spenti, si ingegna con qualche strumento di fortuna e con un martello inizia a picchiare su una sorta di tamburo, ricavato probabilmente da un fusto per la benzina. I meccanici lo imitano e, in attesa di Pecco Bagnaia, nei box di Borgo Panigale parte la festa.
Più tardi, acclamato da cori e grida, ai box arriva anche il vincitore. Pecco stappa lo spumante e inonda tutta la squadra, prima di scattare le foto di rito con i trofei. Nel frattempo Domizia Castagnini, compagna di Bagnaia, approfitta del generale clima di ilarità per scherzare con Davide “Rocky” Tardozzi. Il team manager è seduto e Domizia, di soppiatto, gli rovescia in testa buona parte del suo bicchiere di spumante. Davide improvvisa un’espressione buffa, in casa Ducati si ride. Qualche componente del team sistema in capelli fradici del navigato team manager in un’improbabile cresta modello Nainggolan. “La nuova aletta della desmosedici!”, grida Tardozzi. È la degna conclusione di un weekend che, a fine stagione, potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti del titolo mondiale.