Nella stagione 2025, a seguito dell’uscita di scena del Chip Ganassi Racing, le due Cadillac V-Series.R schierate nel Fia Wec saranno affidate all’Hertz Team Jota, che diventa così, dopo i successi in LMP2 e Hypercar, il team ufficiale del marchio appartenente a General Motors. Una promozione meritata, specie se si considera l’esperienza e le prestazioni maturate dalla squadra inglese, che vanta una presenza ormai ventennale nel campionato mondiale endurance. Un team che ha sempre ben performato nella massima serie endurance e che negli ultimi tre anni si è reso protagonista di una vera e propria consacrazione, prima vincendo la serie in classe LMP2, poi grazie a numerose performance di alto livello con le Porsche 963 in classe Hypercar, culminate con la vittoria della tanto chiacchierata 6 Ore di Spa, risultati che sono valsi la chiamata del marchio appartenente al colosso americano General Motors.
Una mossa più che logica dunque quella di Cadillac, assicurandosi così le prestazioni della squadra che, al momento, è leader della classifica dedicata ai team privati. Una partnership ancor più astuta se si considera che tale accordo fa si che il numero di team clienti Porsche scenda a uno, il Proton Racing, mentre aumenteranno le Cadillac in pista, complice anche il nuovo regolamento che impone ai team ufficiali di schierare due vetture, con i piloti degli equipaggi ancora da definire, modificando di conseguenza gli equilibri di una stagione che, prima ancor di iniziare, si presenta già come altamente interessante. Hertz Jota che, oltre alle prestazioni in pista, si è distinta anche per l’operato del proprio box, soprattutto a seguito del brutto incidente di Callum Ilott in prova a Le Mans, costringendo così la squadra inglese ad una vera e propria impresa: ricostruire interamente la vettura numero #12 in poco più di 24 ore, un’operazione che solitamente tiene impegnato il personale in fabbrica per quasi tre settimane, come testimoniato da Dieter Gass, team principal della squadra.
Un compito duro, che però il personale del team color oro ha saputo portare a termine alla perfezione: anche se in pochi ci avrebbero scommesso, nella serata di venerdì la vettura era pronta a ritornare in pista il giorno successivo, prima per il warm-up e poi per la gara, avendo anche effettuato un breve shakedown nell’aeroporto adiacente al tracciato per assicurarsi che tutti i sistemi funzionassero correttamente. La prima vera impresa di Jota a Le Mans però è datata 2014 quando, con la Zytek Z11SN motorizzata Nissan e guidata da Simon Dolan, Oliver Turvery e Harry Tincknell conquista la vittoria della 24 ore in classe LMP2, nonostante per lunghi tratti di gara la vettura viaggiasse con 3 giri di ritardo.
Un successo bissato poi nel 2017 sotto le insegne del Jackie Chan DC Racing, addirittura come seconda vettura a tagliare il traguardo dopo la Porsche 919 Hybrid, quest’ultima però appartenente alla classe regina, la LMP1 e infine nel 2022 con l’equipaggio che a fine anno si laureò campione in classe LMP2. Una storia di successi, che sicuramente potrà giovare alla causa Cadillac, un progetto che fino ad ora non ha del tutto rispettato le aspettative iniziali. Infine, un accordo accolto con estremo piacere anche da tutti gli amanti del V8 americano che, ormai da due anni, risuona in alcune delle piste più belle al mondo.