A Daniel Pedrosa non serve un titolo in MotoGP per trovarsi di diritto tra i migliori piloti dell’era moderna. Se quel mondiale non l’ha vinto, probabilmente, è per via della sua struttura fisica, troppo incline agli infortuni, e al suo metro e cinquantotto di altezza che non si è mai sposato troppo bene con la guida delle MotoGP. Eppure se Marc Marquez ha portato un nuovo modo di guidare in buona parte lo si deve a Dani, che è stato tra i prima a sporgersi molto fuori dalla moto per poi uscire dalla curva in pieno pick-up, compensando la stazza al meglio delle sue possibilità. Non solo, a quanto pare Pedrosa è ancora, a 37 anni, un collaudatore velocissimo.
E KTM, sempre più impaziente, ha tutte le intenzioni di sfruttarlo al meglio, sia nei giorni di test che durante la stagione. Francesco Guidotti, direttore del Team Factroy, aveva annunciato una wildcard di Pedrosa alla presentazione del team per il Gran Premio di Jerez, cosa che Dani aveva commentato con grande entusiasmo, chiedendo ai tifosi di presentarsi in molti. Ora gli austriaci, tramite i canali ufficiali MotoGP, hano fatto sapere che l’obiettivo è quello di schierare Dani anche a Misano, per il GP di San Marini che si correrà dall’8 al 10 settembre. Per quanto riguarda il resto dello schieramento, ogni squadra senza concessioni ha diritto a tre wildcard non consecutive: Ducati porterà Michele Pirro a Misano, al Mugello e probabilmente in Olanda, Aprilia punta - più o meno agli stessi GP - su Lorenzo Savadori, mentre Honda e Yamaha non hanno ancora fatto annunci per quanto riguarda Stefan Bradl e Cal Crutchlow, ai quali verosimilmente verrà chiesto di correre almeno una gara in Giappone. L'obiettivo chiararmente è sempre lo stesso: fare chilometri con nuove componenti in via di sviluppo, in modo da avere un riscontro accurato anche in gara.