Paolo Ciabatti lo aveva detto ad EICMA, per poi ripeterlo alla presentazione Ducati a Madonna di Campiglio e, ancora, in questi giorni in un’intervista con i colleghi spagnoli di motorsport.com: “Marc Marquez non ci interessa più”. Stavolta il direttore sportivo Ducati è sceso ancor più nel dettaglio: “Non è che non abbiamo bisogno di un 'alieno' come Marc; è che la Ducati ha già il suo”, ha chiarito Ciabatti, aggiungendo che se Marquez dovesse chiedere un incontro non sarebbe certo lui a negarlo: “Mai dire mai, ma Marquez ha 30 anni. Noi abbiamo piloti di cinque e sei anni più giovani con margini di crescita. Non credo che la Ducati abbia bisogno di Marc e lo dico con il massimo rispetto. Abbiamo già abbastanza piloti che vorrebbero correre nel team ufficiale anche senza ingaggiarlo. Ovviamente, se ci chiama domani per chiedere un incontro non riattaccheremo.l momento per Marc di firmare per la Ducati, per Marc, era qualche anno fa, ora non è più così”.
Per quanto il mercato piloti possa essere strano e imprevedibile, questo di Ducati sembra un no definitivo. Anche perché, per il momento, Bagnaia e Bastianini sembrano vivere un sogno, lontanissimi dall’idea di andarsene altrove. E, anche fosse, da Jorge Martín a Marco Bezzecchi a Borgo Panigalie avrebbero un’ampia scelta (a basso costo) prima di vuotare le tasche sul tavolo di Marc Marquez. L’alternativa più che altro dovrà trovarla lo spagnolo, ammesso che voglia davvero lasciare la Honda. Marc ha ancora due anni di contratto con HRC, ma è stato lui ad ammettere che se la moto non si fosse dimostrata all’altezza se ne sarebbe andato. La priorità è il mondiale e di tempo per portarselo a casa ce n’è sempre meno. Tolta Ducati quindi, a Marquez resterebbero tre alternative: Yamaha, KTM e Aprilia. Considerando che Yamaha soffre almeno quanto Honda e che KTM non sembra esattamente pronta a lottare per il mondiale - tanto varrebbe restare dov’ è - l’ipotesi di vedere Marc Marquez su di una RS-GP, magari al posto di un Aleix Espargarò sempre più vicino al ritiro, non è del tutto da escludere: la narrazione ci sarebbe, il mezzo meccanico pure, i soldi (della Piaggio) non mancano e il talento del pilota conta qualcosa anche a trent’anni. Chiaro è che al netto di romanticismi da corsa un ritorno in KTM per Marc sarebbe di certo più logico.