Ci sono un italiano, uno spagnolo e un tedesco... potrebbe essere l'inizio di una agghiacciante barzelletta, invece sono i "protagonisti aggiunti" del weekend di gara di Jerez de la Frontera. Professione collaudatori, scenderanno in pista in sella alle loro creature come "wildcard" per le rispettive case.
Iniziamo dal più giovane: Lorenzo Savadori, classe 1993, collaudatore Aprilia dal 2018 ha corso in diverse categorie ottenendo un titolo italiano nella 125 nel 2008, in Superbike nel 2020 e ha vinto la Superstock 1000 FIM Cup nel 2015. Ha corso anche in MotoE e in MotoGP, un pilota eclettico e veloce ma che non ha mai brillato particolarmente. Paradossalmente ha raggiunto il suo risultato migliore in MotoGP la scorsa stagione, pur disputando solo 5 gare come wild card.
Stefan Bradl, nato nel 1989, è stato campione del mondo in Moto2 nel 2011 e dal 2018 è collaudatore HRC. Figlio d'arte (anche il papà Helmut ha corso come pilota motociclistico) ha corso anche una stagione nel mondiale SBK mentre in MotoGP non è mai riuscito ad andare oltre la 7ma posizione in classifica mondiale anche per via dei numerosi infortuni che hanno costellato la sua carriera.
Dall'anno in cui ha iniziato a svolgere l'attività di collaudatore ha comunque partecipato a diverse gare in MotoGP o come wild card o in sostituzione di piloti infortunati. L'anno scorso a Valencia ha chiuso in 15ma e 14ma posizione. Malgrado una carriera non particolarmente fortunata e vincente è sicuramente uno dei piloti tedeschi che ha raggiunto i migliori risultati nel motomondiale.
Daniel Pedrosa, detto Dani, classe 1985. Se non avesse incontrato sulla sua strada infortuni, sfortuna e mostri sacri come Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez avrebbe potuto essere uno dei più grandi piloti di sempre. Campione del mondo in 125 nel 2003, in 250 nel 2004 e 2005 ha vinto 54 GP in carriera (per capirci tanti quanti Michael Doohan) e terzo pilota di tutti i tempi per il numero di podi conquistati. Dal 2006 al 2018 ha corso in MotoGP per la Honda arrivando sempre tra i primi 5 (tre volte 2°, 3 volte 3°) tranne che nel 2016 (6°) e nel 2018, anno del ritiro, 11°.
Passato a fare il collaudatore per KTM torna a correre una gara nel 2021 e due nel 2023, ottenendo un 6° e 7° posto a Jerez e addirittura due quarti posti al GP di San Marino ottenendo 32 punti in due soli week end di gara. Ma quello che ha colpito più di tutto, in entrambe le occasioni, è l'accoglienza che il pubblico ha offerto a questo pilota, che ha sicuramente vinto meno di quanto meritasse ma che ha conquistato, anche con la sua modestia, il cuore dei tifosi.
In definitiva tre wildcard di lusso, e dal momento che Jerez è e sarà sede di test la partecipazione dei collaudatori diventa particolarmente significativa, oltre al fatto che conoscono bene il tracciato. Sarebbe stato interessante rivedere in pista anche Cal Crutchlow, collaudatore Yamaha, che non si sa quando la casa di Iwata deciderà di schierarlo. Ducati, per le nuove regole legate alle concessioni, non potrà schierare wild card in questa stagione. Tutto questo movimento, comunque, anticipa quello che vedremo lunedì coi test ufficiali.