Dani Pedrosa sarà in pista a Jerez, in mezzo agli altri, per provare a spiegare ancora una volta a tutti che il manico vero non invecchia. O, più ufficialmente, per testare nuove componenti che KTM sta preparando per la RC-16, nel tentativo di tentare il gap dalle Ducati. Intanto, però, dalla sua posizione privilegiata di addetto ai lavori, grande ex e distaccato opinionista, il piccolo samurai del motomondiale si è prestato, dopo Austin, alla solita analisi per DAZN Spagna. E ha chiamato in causa un altro dei magnifici quattro dell’era gloriosa della MotoGP: Jorge Lorenzo.
“Lorenzo – ha affermato Pedrosa – in tempi non sospetti ha detto che Pedro Acosta sarebbe stato pronto per la prima vittoria a Jerez. Ecco, la stessa cosa la penso anche io”. Il grande vecchio, quindi che sarà contestualmente avversario, ma pure “scorta”, della giovanissima promessa, su un circuito che rappresenta la storia delle corse in Spagna. “E’ incredibile – ha spiegato ancora Pedrosa – la capacità che Pedro Acosta ha di capitalizzare immediatamente le lezioni della pista. In gara a Austin ha fatto alla perfezione ciò che invece aveva sbagliato il giorno prima nella Sprint. Normalmente un debuttante non assorbe con questa velocità, non sta commettendo i classici errori del principiante e questo significa che può essere davvero pronto per vincere”.
Secondo Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, quindi, la prima vittoria di Pedro Acosta in MotoGP potrebbe arrivare già a Jerez. Ma è chiaro – e lo è ancora di più a due che hanno scritto la storia delle corse – che in pista ci saranno anche gli altri. Su tutti i tre che sembrano destinati a giocarsi il mondiale, Bagnaia, Martin e Marquez, e a cui adesso si sono aggiunti a pieno titolo anche Maverick Vinales e Enea Bastianini.
"Martin a Austin – ha proseguito Pedrosa - ha fatto una gara molto intelligente. Forse ad un certo punto le sue gomme l’hanno tradito, ma ha mantenuto la terza posizione fino alla fine e quando ha ricevuto l'attacco di Bastianini si è detto che era il caso di accontentarsi e non rischiare di portare a casa zero punti. Non so se Martin l’anno prossimo guiderà o no la Ducati ufficiale, ma penso che sia pronto per vincere il mondiale già adesso e con la moto che ha adesso. I piloti Ducati hanno ancora qualcosa in più, ci sono queste vibrazioni che hanno lamentato anche Bagnaia e Marquez, ma penso che appena capiranno come risolvere torneranno a avere un vantaggio. Quanto a Marc lo ho visto cauto a Losail e Portimao e forse a Austin è stata la prima volta che l’ho visto più determinato, più all'attacco”.