Primo nella Sprint di Portimao e poi ancora primo nella Sprint e nel GP di Austin. Considerando che in questo 2024 i piloti della MotoGP hanno visto la bandiera a scacchi solo sei volte, il conto è presto fatto: Maverick Vinales, ultimamente meglio noto come BatMav, ha vinto il 50% delle gare. Roba, insomma, da andarsi a prendere il mondiale, Ok, la stagione è cominciata da poco, ma quel ragazzo lì, tutto vestito di nero com’è, fa pensare davvero al supereroe che “imponeva la sua legge” nella notte, quasi mimetizzandosi fino al momento di regolare tutti i cattivi. Di cattivo, in questa MotoGP, c’è proprio nessuno, ma è comunque di avversari che si parla.
E’ vero che il pilota dell’Aprilia già in passato ha dimostrato di saper fare cose speciali e da fenomeno vero, salvo poi sprofondare in periodi di risultati scarsi. Ma è vero pure che questa volta sembra avere qualcosa di diverso negli occhi. Un qualcosa che con leggerezza potremmo chiamare “paura di restare a piedi l’anno prossimo”, ma che a pensarci bene potrebbe avere radici più profonde. E essere, di fatto, una sorta di senso di gratitudine, verso un’Aprilia che ha creduto in lui quando non ci credeva più nessuno, che lo aspettato fin dove nessun altro avrebbe aspettato e che non ha esitato a chiedergli scusa quando ce ne è stato bisogno. “Oggi – ha detto ai microfoni di Sky – credo di aver fatto la mia miglior gara nel mondiale insieme a Silverstone o alla prima vittoria ai tempi della 125. Me la porto dentro il cuore, perché era qualcosa che potevo sognare, ma che è stato difficile da fare”.
Difficile, ma possibile grazie a un feeling perfetto con una RS-GP che finalmente sente perfettamente cucita intorno. “Potevo vincere anche in Portogallo – ha aggiunto – sicuramente avrei battagliato con Jorge fino alla fine, ma avevo quel problema che mi toglieva due decimi a giro. Però sentivo che la moto era finalmente perfetta, avevo quel balance lì che siamo riusciti a trovare e grazie al quale potremo divertirci”. Un gran lavoro, quindi, costruito in seno a una squadra, l’Aprilia, che non ha mai smesso di crescere insieme ai suoi piloti. In un confronto continuo, umano prima che professionale, e in cui s’è composta pure una “coppia senza precedenti”. Sì, perché nella stessa intervista a Sky, Maverick Vinales ha detto qualcosa che potrebbe far preoccupare la moglie e madre di sua figlia. “Con il mio capotecnico, Manuel Cazeaux, abbiamo un rapporto straordinario. Ci capiamo solo guardandoci, basta veramente uno sguardo e qualcosa del genere io non l’avevo mai vissuto con nessuno. Anzi, l’ho vissuto e lo vivo solo con mia moglie”.
Parole, al di là delle battute, che spiegano alla perfezione quello che ogni pilota dice da sempre: per vincere deve funzionare tutto in maniera impeccabile, a cominciare dai rapporti nel box. “E’ stato un peccato Portimao, perché se guardiamo la classifica adesso sarei stato davanti o comunque più vicino a chi sta davanti – ha concluso – Però noi adesso non dobbiamo stare a guardare la Ducati o gli altri. Dobbiamo guardare solo noi e continuare a dare il 100% ogni volta. E’ quello che dico sempre a tutta la squadra: datemi il massimo, perché io lo farò. E è bellissimo vedere come tutti lo facciano”.