Se dovesse vincere il ricorso farebbe bene a prendersi beffa di tutti correndo con un reggiseno sopra la tuta. E’ la battutaccia letta in rete a commento della notizia dell’assurda squalifica toccata a Danilo Petrucci dopo la Sprint Race di Barcellona. Il pilota ternano del Team Barni, infatti, s’è ritrovato buttato fuori dalla classifica perché, a detta dei commissari FIM, non aveva la protezione per il torace sotto la tuta.
Squalifica doverosa, se non fosse che Danilo Petrucci, però, quella protezione l’ha regolarmente indossata in gara e s’è semplicemente presentato al peso senza averla, visto che l’aveva appena consegnata al suo assistente. A raccontarlo è stato lo stesso pilota di Terni: “Non ho avuto quello che meritavo - ha detto il Petrux ai colleghi di Motosprint - Quello che è successo sabato è incomprensibile. Tra doppi long laps per aver toccato il verde con mezza ruota e long laps per aver mandato a terra un altro pilota, e questa squalifica perché al peso non avevo il parapetto. Ma la verità è che io in griglia, come sempre, avevo un parapetto. Dopo la gara ho consegnato tutto al mio assistente, è passato il commissario e mi ha detto di andare al peso. Quando mi sono pesato, ero senza protezione, ma perché l'avevo appena data al mio assistente. Mi hanno lasciato andare e ho pensato che andasse tutto bene. Poi mi hanno convocato in Direzione Gara e mi hanno squalificato per irregolarità tecnica”.
Insomma, le solite follie che, a quanto pare, sono comuni sia in MotoGP che in Superbike, con Petrucci che, però, ha deciso di non prestare il fianco a quella che considera a tutti gli effetti una clamorosa ingiustizia. Tanto che il pilota di Terni si sarebbe anche pagato da solo il ricorso. “Ho pagato per appellarmi alla decisione – ha aggiunto Petrucci – spiegando che avevo una protezione per il torace in griglia, ma che al peso non l'avevo. L'appello è stato presentato ai Commissari Sportivi FIM e decideranno il risultato. Non è giusto, mi dispiace per la squadra”. Anche perché per il pilota di terni le cose non stanno andando benissimo dopo l’ottimo inizio, con il bilancio del fine settimana di Barcellona che non può certo essere positivo: “In gara 2 volevo vincere la classifica Indipendenti – ha proseguito il Petrux - e sono stato dietro ad Aegerter per tutta la gara. Ho provato a fare qualcosa di più e spingere ma a cinque giri dalla fine la gomma posteriore è completamente andata. I miei tempi sono aumentati di due secondi e ho finito la gara sulla tela, perdendo due posizioni. Nonostante il lavoro che stiamo facendo, non siamo in grado di ottenere i risultati che meritiamo. Siamo vicini, ma non a Bautista che fa un lavoro diverso dagli altri. Per gran parte della gara ho guidato come Locatelli e gli altri del suo gruppo, mi dispiace davvero non essere riuscito a riportare una top 5 come in Indonesia”.
Intanto, però, per Petrucci qualche soddisfazione in più è arrivata dalla MotoGP. Come è noto, infatti, il pilota di Terni sostituirà Enea Bastianini in sella alla Desmosedici del Team Lenovo nel prossimo GP di Francia a Le Mans. "Sono molto contento di tornare a correre in MotoGP, anche se mi dispiace che Enea debba saltare un'altra gara - ha concluso Petrucci - Sarà un onore poter provare la moto campione del mondo e rimettere la tuta con la quale ho vinto in passato. È un'emozione indescrivibile e non vedo l'ora di tornare in pista".