L’aerodinamica esasperata è la rovina della MotoGP. Lo dicono tutti e lo ha detto, in una recente intervista ai tedeschi di SpeedWeek, anche Danilo Petrucci. Il pilota di terni, però, ha una posizione differente rispetto a tutti, perché sostiene che lo sviluppo aerodinamico non andrebbe affatto fermato. Semplicemente, copiando quanto già fatto nella Formula1, andrebbe messo al servizio di qualcosa di diverso rispetto alla ricerca della pura velocità.
“La MotoGP deve fare un passo indietro in termini di aerodinamica - ha dichiarato - Ciò renderebbe più facili le manovre di sorpasso. I sorpassi sono così difficili in MotoGP perché le moto sono troppo veloci sui rettilinei, frenano più forte e accelerano più velocemente. Di conseguenza, gli spazi diventano sempre più limitati. Le ali sono ok, ma non puoi avere tutti gli altri aiuti meccanici alla guida su una motocicletta di serie. In Formula 1 si lavora molto sull'aerodinamica per facilitare i sorpassi, non per aumentare la velocità delle vetture. Anche per loro era diverso e potevano guidare quasi a tutto gas in curva, poi hanno capito che non era la strada giusta, perché nessuno riusciva più a compiere un sorpasso. I tempi sul giro di Schumacher e Barrichello sono stati più veloci di quelli di oggi, ma lo spettacolo, probabilmente, adesso è migliore".
Dopo il primo giro ero diciassettesimo e non avevo più alette perché avevo preso botte da tutte le parti. Ma penso che lo spettacolo non sia migliore solo perché è una gara più breve: è più facile avere uno spettacolo migliore con le Superbike perché i piloti possono sorpassare più agevolmente. Ma ciò è dovuto all'aerodinamica e non alla metà della distanza di gara. A volte in MotoGP sei indietro di 10 o 12 giri e non hai possibilità di sorpassare. Ecco perché è chiaro che finisci per prenderti più rischi, forse troppi. E comunque, a proposito di aerodinamica, è evidente che i produttori europei hanno un vantaggio rispetto ai giapponesi”.La ricerca della velocità è il vero limite della MotoGP, quindi, con Petrucci che non si fa problemi a dire la sua sulle gare Sprint. Le vede bene in Superbike, ma non in MotoGP, dove potrebbero rivelarsi anche piuttosto pericolose. “In SBK alla mia prima Sprint Race mi sono sentito come in una rissa al bar – ha scherzato -
Insomma, le Sprint della MotoGP non gli piacciono particolarmente e hanno creato a Danilo Petrucci anche un ulteriore problema: “Sono ancora un grande fan della MotoGP – ha concluso - Ma seguire tutte le sessioni ora è una sfida, devi stare seduto davanti alla televisione per cinque o sei ore il sabato e la domenica. Però capisco che ogni cambiamento entusiasma qualcuno e scontenta qualcun altro”.