“Quando era qui era molto più facile, adesso per Valentino è davvero difficile riuscire a dare consigli da casa. Lo fa, ma chiaramente non è più come prima” – Lo ha detto Luca marini, rispondendo alla solita domanda sul rapporto con il leggendario fratello e su quanti e quali consigli gli abbia dato per far sì che conquistasse il suo primo podio in MotoGP a Austin.
“E’ chiaro che esserci è diverso da non esserci – ha spiegato marini – Se non ci sei non puoi vedere tante cose e tante cose non le puoi capire da casa”. Marini, così come gli altri della VR46, quindi, hanno imparato a fare da soli, con Valentino che rimane un punto di riferimento a cui chiedere, magari, consigli più generici rispetto a quando si poteva parlare con lui anche di questioni più attinenti allo specifico week end di gara. Tanto che il fratello minore del Dottore, pur essendo più che consapevole che adesso Valentino è un pilota d’auto, oltre che un padre di famiglia, sembra provare a mandargli un sibillino messaggio: “Quando viene a trovarci in pista a un GP può dirmi più cose da migliorare di chiunque altro. È fantastico averlo nel box, spero che venga spesso". Spesso e, possibilmente, anche presto, con alcuni rumors spagnoli che vorrebbero Vale nel box della VR46 già a Jerez, per la prima comparsata ufficiale di stagione.
Solo una indiscrezione, sia inteso, con il Dottore che, però, dopo la vittoria messa nel sacco da Marco Bezzecchi e il primo podio in MotoGP ottenuto da Luca Marini avrebbe deciso di non mancare alla prima dopo il rientro del Circus in Europa. Un modo per stare vicino ai suoi ragazzi e caricarli, anche se Luca Marini sembra voler stare con i piedi particolarmente piantati per terra. “Io non mi vedo come un contendente al titolo – ha spiegato - Ho già utilizzato il mio jolly a Portimao, segnando zero punti, ed è difficile in un campionato come questo, con tanti piloti veloci su moto ufficiali. Cercherò di concentrarmi su me stesso, divertirmi e lottare per il podio. Penso che sarà una buona stagione per me e è ai risultati che punto, senza sognare troppo”.
La stessa cosa che ha fatto domenica a Austin, evitando di strafare e mantenendo alta la concentrazione: “Sabato, nella Sprint, ho commesso un errore che ha rovinato tutto – ha concluso – sapevo di essere veloce perché ho sentito immediato feeling con la moto sin dal primo turno di prove. Quindi domenica mi sono imposto di restare tranquillo e di non fare errori. C’è stato un momento in cui ho pensato di andare a prendere Rins perché ho visto che aveva commesso qualche piccolo errore, ma era velocissimo e avrebbe significato rischiare troppo. La vittoria? Se lavoriamo così potrà arrivare”.