La bomba l’ha sganciata motorsport, seguita subito da altre autorevoli testate italiane e non solo: Davide Brivio è pronto a lasciare il team Suzuki Ecstar in MotoGP per tentare l’avventura nelle quattro ruote, in Formula1, grazie all’opportunità che gli è stata offerta dal Team Alpine. Assumerà il ruolo di Ceo e, stando a quanto è dato sapere, la notizia potrebbe essere confermata già nelle prossime ore. Non una semplice indiscrezione, quindi, ma rumors di concrete trattative in corso che sarebbero ormai giunte alle fasi finali. Difficile, al momento, trovare conferme ufficiali, ma il fatto stesso che non ci sia stata la solita corsa alla smentita lascia supporre che la storia del manager italiano in MotoGP con Suzuki sia finita. All’indomani di un campionato del mondo vinto con Joan Mir e alla vigilia di una stagione in cui Suzuki avrebbe dovuto essere la moto da battere.
Se la bomba troverà riscontro nella realtà, per la casa giapponese si aprono scenari decisamente inaspettati, anche se appare poco credibile che in Giappone non siano stati informati in tempo della volontà del team manager di tentare l’avventura nella massima serie della velocità su quattro ruote. Gli scenari che si aprono, a questo punto, sono però vastissimi, con Suzuki che almeno momentaneamente sceglierà una soluzione interna, probabilmente attingendo da una squadra già rodata e che ha saputo fare bene in questa stagione. Ma nelle settimane a seguire servirà anche un nome nuovo, forte, capace di tranquillizzare anche gli sponsor prima dell’inizio ufficiale del mondiale 2021, che non sarà con la prima gara in Qatar, ma con i test previsti per la metà di febbraio in Malesia.
Anche perché le decisioni da prendere e i programmi da pianificare non riguardano solo l’immediato futuro, ma tutti gli investimenti di Suzuki in MotoGP, visto che il marchio giapponese era in procinto di raddoppiare gli sforzi e legarsi ad un team satellite per il 2021.A chi si rivolgerà Suzuki? La notizia di Davide Brivio in Formula 1 c'etntra qualcosa con le recenti dichiarazioni di Andrea Dovizioso, che aveva detto di aver rifiutato un ruolo da team manager? E se fosse stata proprio Suzuki a cercarlo per rimpiazzare Brivio? La trattativa con la VR46 per il team satellite di cui tanto si era parlato e che avrebbe dovuto nascere nel 2022 andrà avanti oppure tutto, a questo punto, si è arenato? Domande che, al momento, non possono trovare risposta, ma che sono legittime alla luce di una bomba di mercato che, se confermata, è destinata a stravolgere tutti gli asset della MotoGP.