A poche ore dalla semifinale di Euro2020 possiamo dire con certezza una cosa. Questa Spagna non fa paura come gli anni passati. Poi vincerà sicuramente con tre/quattro gol di scarto, ma a prescindere da come andrà la partita la Nazionale Azzurra (e i suoi tifosi) sono perfettamente consapevoli dei mezzi della squadra. E questo è già un netto miglioramento rispetto alle competizioni passate. Abbiamo imparato a guardare nel nostro orticello senza prestare attenzione alle altre rose. Chi è d’accordo con noi è lo storico allenatore Delio Rossi che è stato preciso e puntuale su un calciatore in particolare: “Sarà la partita di Immobile, non azzardiamoci a criticarlo perché ha fatto male con il Belgio”. E noi ci vogliamo credere.
Mister, Italia-Spagna, chi parte avvantaggiato?
È una partita complicata anche perché noi storicamente li soffriamo, ma sulla carta mai come stavolta siamo “favoriti”, tra virgolette ovviamente. Sarà un match che si deciderà a centrocampo, entrambe le squadre hanno ottimi palleggiatori”. Non fa più paura però ha sempre calciatori di altissima qualità e quando arrivi in finale può succedere di tutto.
Questa può essere la gara di Immobile?
Personalmente sì, ha le caratteristiche per essere determinante. Attacca la profondità spesso e la difesa spagnola dimostrato più volte di soffrire chi ha queste qualità
Se fosse il suo allenatore che cosa gli direbbe?
Niente perché gli stanno dicendo tutto gli altri. In questo momento è motivato al mille per mille. Conoscendolo è un ragazzo che ha carattere, non penso che sia fuorviato dall’aver fatto male una partita. Quindi ripeto, non gli direi niente e per fargli sentire la fiducia lo riconfermerei titolare perché farà sicuramente una grande gara.
Adesso la Nazionale sarà senza terzini, come la vede?
L’Italia ha dimostrato rispetto alla Spagna di essere più un gruppo. Spinazzola è stato tra i più determinanti, ma quando arrivi in semifinale e sostituisci un giocatore così con Emerson Palmieri, che non è l’ultimo degli arrivati, significa che hai davvero una rosa di qualità.
Un nome per squadra, chi l’ha colpita?
Per la Spagna dico Pedri, a 18 anni è difficile trovare un calciatore con una personalità del genere, nei prossimi anni ne sentiremo parlare. È l’unico giocatore che ci potrebbe mettere in difficoltà. Negli Azzurri dico Barella perchè è un centrocampista che ha corsa e inserimento, è indecifrabile.
Cosa ne pensa dell’inginocchiamento?
Devi fare una cosa se te la senti, non perché te lo dice qualcuno altro o perché ne parlano tutti. Secondo me è più un impatto scenografico. Io penso che uno non debba essere giudicato in base a quello che dice o a questi gesti spettacolari, ma in quello che fa nella vita e come si comporta.