MOW l’aveva già anticipato ormai un bel po’ di tempo fa: Andrea Iannone tornerà a fare il pilota nel mondiale Superbike e lo farà in sella a una Ducati Panigale V4. All’epoca era poco più che una indiscrezione, poi, però, gli indizi sono diventati tantissimi e anche all’ultimo GP d’Italia al Mugello il pilota di Vasto è stato più volte visto scorrazzare per il paddock in sella a uno scooter brandizzato Ducati. Segno che il rapporto con Aprilia è arrivato al capolinea, pur restando ottimo sul piano umano, e che la nuova vita sportiva di Iannone, dopo i quattro anni di stop dovuti alla brutta storia di presunto doping, sarà in sella a una Ducati. Non tanto perché il marchio di Borgo Panigale è quello a cui Iannone è sempre stato legatissimo, ma perché Aprilia non potrebbe garantirgli alcun posto nel mondiale Superbike, visto che ormai da anni è fuori da quel campionato.
Per il pilota di Vasto si era parlato anche di un possibile ritorno in MotoGP, ma c’è da essere realistici e prendere coscienza che è qualcosa di letteralmente impossibile. Almeno fino a quando non si avrà modo di capire con assoluta certezza quale è oggi il livello di un pilota che comunque è stato fermo e lontano dalle corse per 4 anni. Il palcoscenico migliore è il mondiale Superbike e in Ducati – anche per quello che Andrea Iannone rappresenterebbe sul piano del marketing e della forza comunicativa – hanno messo in moto tutto per trovargli una sella.
In un primo momento, proprio come MOW aveva anticipato, s’è parlato del Team Go Eleven, con la squadra italiana che sarebbe pronta a raddoppiare gli sforzi e mettere in pista una seconda moto grazie anche a un intervento di Ducati stessa. Adesso, però, di ipotesi ne è spuntata anche un’altra. E è decisamente suggestiva: Andrea Iannone sulla Panigale del Team Barni, a dividere il box con Danilo Petrucci. Moto nera e piloti tricolore, dunque, entrambi amatissimi e con storie personali di continue rinascite e nuove avventure.
Non solo, quindi, è ormai chiaro che per Andrea Iannone c’è praticamente la certezza di un ritorno da pilota nel mondiale SBK e con una Ducati del tutto simile a quella ufficiale (anche se con carene di colori differenti rispetto a quelle di Bautista e Rinaldi), ma c’è anche una possibilità di scelta. La trattativa con GoEleven è, stando a quanto si dice, più avanti perché partita prima e in tempi non sospetti, ma l’ipotesi Barni fa probabilmente più gola. La squadra bergamasca, però, vorrebbe – prima di capire come affrontare i costi per una seconda moto da mandare in pista e con un pilota del calibro di Andrea Iannone – conoscere le reali intenzioni di Danilo Petrucci. Perché è vero che il pilota di Terni è tornato sul podio e è in continua crescita, ma è altrettanto vero che lui e il suo manager, Alberto Vergani, nutrono ancora qualche speranza di una qualche sella – anche a tempo – in MotoGP. Se Danilo Petrucci andrà via, quindi, per Barni il primo nome sarebbe sicuramente quello di Andrea Iannone, se invece Petrucci resterà bisognerà prendere il giusto tempo per strutturare un programma adeguato alla gestione di due piloti di primissimo livello.