Il weekend di Valentino Rossi a Spa Francorchamps era iniziato benissimo, tra il calore dei tifosi belga accorsi sugli spalti per godersi la magia del WEC, protagonista di un fine settimana tanto atteso quanto quello della Formula 1 sulla pista dell’Eau Rouge, e le grandi performance dimostrate dalla sua vettura nelle sessioni di prove libere. Che la BMW M4 potesse aiutare Valentino Rossi, Ahmad Al Harthy e Maxime Martin a portare a casa grandi risultati lo avevano capito tutti, con un quarto posto e un podio sfiorato durante la 1812 KM del Qatar e una meravigliosa doppietta in classe LM GT3 a Imola, e gli animi erano altissimi prima di quella che sarebbe stata la gara di casa per il Team WRT, belga di fondazione e di casa con il quartier generale situato a Badour. E le condizioni per fare bene c’erano tutte, con una qualifica che ha visto Ahmad Al Harthy guadagnarsi una terza piazza in griglia, aggiornata durante la sera ad una prima fila con la seconda posizione ereditata dalla penalizzazione della McLaren n.95.
Ciò che però è arrivato a disturbare i grandi programmi dell’equipaggio di Valentino Rossi è stato un brutto incidente durante lo stint di Ahmad Al Harthy. Il pilota originario dell’Oman ha condotto una prima parte di gara decisamente positiva, oscillando tra la seconda e la quarta posizione, e si stava preparando in vista del pit stop imminente per lasciare il volante a Valentino Rossi. Purtroppo però, la BMW n.20 ha perso il controllo appoggiandosi alla Porsche 963 di Phil Hanson, quella dell'Hertz Team Jota, che a sua volta è finita a ridosso della BMW del Dottore, finita in barriera da vittima senza colpe. Al Harthy, come Hanson, è uscito illeso dalla vettura, che invece sembrava davvero messa male una volta tirata sù dalle gru per liberare la pista, segno che probabilmente non riuscirà a tornare in pista prima della fine delle sei ore.
Il primo ritiro nel WEC di Valentino Rossi, come del Team WRT che con René Rast ha fatto un patatrac che ha coinvolto principalmente tutte vetture BMW, con la n.20 che ha dato anche un lieve colpetto alla n.15. Un vero e proprio peccato perché nonostante la vettura delle Iron Dames, autrici della pole position e in prima posizione con circa mezzo minuto di vantaggio al momento dell’incidente, stesse dimostrando un passo praticamente imprendibile Valentino Rossi e Maxime Martin potevano comunque provare ad insidiarle. Dopo due tappe di sorrisi è arrivata anche quella dell’amaro in bocca, che Valentino ha subito fatto notare una volta inquadrato nel box, deluso insieme a Maxime Martin. Nonostante l’epilogo poco apprezzabile, il Team WRT deve comunque essere contento del primo stint di Al Harthy, che ha dimostrato ancora quanto potenziale abbia l’equipaggio della 46.