Dopo una stagione iniziata coi fiocchi per Valentino Rossi, che nel WEC ha centrato prima un quarto posto e poi un podio alla gara di casa, la 6h di Imola, e nella prima gara del GT World Challenge Endurance ha dimostrato di avere il passo per stare davanti a tutti chiudendo poi quarto, a Brands Hatch è arrivato il primo weekend in salita. Il Dottore quest’anno si vede super impegnato in pista, con la presenza già segnata in tutto il calendario del WEC, il mondiale endurance, e del GTWC Endurance, mentre il GTWC Sprint dopo Brands Hatch lo vede impegnato solo in un’altra tappa, quella di Misano prevista per il 19 maggio. Una campagna più corta quella nella versione più compatta del campionato a ruote coperte per eccellenza, che prevede un calendario di cinque tappe e una griglia davvero competitiva in questo 2024. Due sessioni di qualifica per stabilire le griglie delle due gare, entrambe in scena alla domenica, dalla durata di 50 minuti più un giro: un vero e proprio divertimento per i piloti che hanno l’opportunità di fare esperienza di strategie e pit stop ma in una gara molto più corta rispetto alle sei, dodici, ventiquattro ore che caratterizzano l’endurance.
La prima esperienza dell’anno di Valentino nello Sprint era quella di Brands Hatch, una delle piste più difficili e tecniche del calendario del GTWC, una di quelle che ogni curva potrebbe metterti fuori dai giochi solo per un millimetro calcolato male, che quest’anno non è stata così clemente con Rossi. Quello inglese è un tracciato di quelli che non solo mette alla prova i piloti, richiedendo tantissima concentrazione per via delle carreggiate strette e ripide, ma anche direttamente le vetture, proprio come quella di Valentino. Infatti, sia lui che il suo compagno di squadra Maxime Martin hanno iniziato a lamentare diversi problemi di bilanciamento già dalle prime prove libere, con un grande sottosterzo a complicare ancor di più le faccende. Le qualifiche non sono andate per niente bene poi, con dei piazzamenti fuori dalla top 10 che hanno costretto il Team WRT a cercare una soluzione alternativa in vista delle due gare della domenica. Una volta spenti i semafori della prima Sprint Valentino è riuscito a portarsi a casa un buono stint, consegnando la BMW 46 a Martin dopo aver lottato con il midfield senza riportare danni - cosa non scontata a Brands Hatch - che poi ha raggiunto la quinta posizione. Lavoro vanificato però da una penalità per aver superato il limite di velocità in pit lane, che ha riportato il duo lontano dalla top 10 in quindicesima posizione.
Il momento clou del weekend è arrivato durante la seconda gara: Maxime Martin è riuscito con una partenza incredibile ad arrivare fino alla sesta posizione, consegnando così la BMW M4 GT3 in delle condizioni ottime al Dottore. Tutto regolare fin quando lo sterzo della vettura si è bloccato in cima allo scollinamento della prima curva del tracciato, dove si arriva molto veloci e bisogna essere abili nell’affrontare la curva in maniera più agile possibile, costringendo Valentino a dover andare dritto in via di fuga perdendo tutte le posizioni guadagnate. Con il fondo della BMW ormai danneggiato e la gara quasi giunta al termine, il muretto del Team WRT ha deciso di ritirare la vettura, mettendo così il punto finale al weekend quasi disastroso - e spaventoso secondo il suo racconto di come la vettura avesse smesso di rispondere ai suoi comandi - di Valentino Rossi e Maxime Martin. Un vero peccato perché fino ad adesso il Dottore era riuscito a divertirsi in pista portando a casa grandi risultati, senza lasciare nemmeno una briciola a chi gli arrivava dietro, mentre a Brands Hatch il suo equipaggio ha dovuto fare i conti con parecchie difficoltà.