Del primo vero venerdì della MotoGP 2025 ha fatto tanto scalpore l'incompresione tra Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli al termine delle Prequalifiche di Buriram: bandiera a scacchi esposta, il numero 63 porta un decimo di ritardo al secondo settore ed è alla disperata ricerca di un tempo che lo proietti in top ten, ma all'uscita di curva cinque trova sul suo cammino l'amico dell'Academy, lento ed in piena traiettoria. Pecco è costretto a rialzare la sua Ducati rossa, con il braccio sinistro frusta l'aria in quello che è un gesto di stizza rivolto a Franco, che a sua volta indica altri due piloti - Joan Mir e Jack Miller - in rallentamento davanti a lui. Risultato? Bagnaia resta fuori dai dieci e nella notte italiana dovrà passare per il Q1, Morbidelli aveva già una solida quinta posizione in tasca ma - dato l'episodio - verrà penalizzato con tre posizioni sulla griglia di partenza della gara di domenica. Davide Tardozzi, a caldo, tuona: "C'è stata la sfortuna di avere non solo Morbidelli, ma anche altri piloti molto lenti che onestamente con poca professionalità erano in mezzo alla traiettoria". Eppure il giallo, il fattaccio, non è questo, perché a motori spenti i due si abbracciano, si chiariscono e spiegano una realtà ben diversa.
Ciò che viene a galla è una verità sportivamente preoccupante: nell'ultimo quarto d'ora di time attack il venerdì thailandese della MotoGP è stato falsato da un malfunzionamento totale del regime di bandiera gialla, sventolata senza alcun motivo ben prima del diverbio tra Pecco e Franco. A due minuti dal termine della sessione, infatti, Bagnaia aveva registrato un 1'29"492 che gli sarebbe stato sufficiente per mettere in banca l'accesso il Q2. Il condizionale è d'obbligo, quel crono sarebbe stato il nono di giornata, ma la Direzione Gara l'ha cancellato per delle bandiere gialle sventolate da curva 8 al traguardo (in quel momento, in effetti, le nuove grafiche della MotoGP segnalavano la presenza di bandiere gialle nell'ultimo tratto della pista, ma nessuno era caduto né tantomeno c'erano state escursioni nella ghiaia). Le parole pronunciate da Bagnaia ai mircofoni di Sky sintetizzano l'accaduto: "Negli ultimi quindici minuti non ne è andata dritta una. Il tempo per stare dentro l'ho fatto ma mi è stato cancellato per un errore della Race Direction, come mi è stato confermato poco fa, c'erano bandiere gialle dalla curva 8 all'ultima curva senza motivo. Caso vuole che non si possa dare indietro il giro, nonostante sia stato un errore degli altri. L'episodio successivo con Morbidelli? Mi sono arrabbiato per la situazione, perché comunque c'erano tre piloti oltre a Franco che andavano piano, il problema è che Franco è rimasto in traiettoria. Però oh, parleremo più tardi, è un peccato perché anche quel giro sarebbe bastato per restare dentro".
I due, come anticipavamo, più tardi si incontrano tra un media scrum e l'altro e seppelliscono subito il nervosismo reciproco ("Ci siamo spiegati, Pecco ha visto tutto quello che era successo e ci siamo chiariti con un abbraccio" - dichiara Franco). Morbidelli che, successivamente, tornando sulla dinamica dell'incomprensione, evidenzia un'ulteriore anomalia: nel giro del diverbio con Bagnaia le bandiere gialle dovevano essere sventolate, ma nessuno lo stava facendo. "Quando sono arrivato alla curva tre stavano ancora portando via la moto di Bezzecchi, caduto il giro prima, i piloti davanti a me hanno rallentato e così ho fatto anch'io, perché pensavo ci fosse una bandiera gialla che non avevo visto. Ovviamente la bandiera gialla non c'era, altrimenti non mi avrebbero penalizzato (sorride, ndr). La sanzione ci sta, è stato un episodio pericoloso con Pecco ed è una decisione che accetto. Quando ho rallentato non mi sono spostato in tempo dalla traiettoria, però io ero l'ultimo del gruppetto e Pecco giustamente si è errabbiato con me. Da parte mia è rimasta la rabbia per le tre posizioni di penalità per domenica, mi dispiace per lui perché è stato ancora più sfortunato di me".
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A tre ore dal termine delle Prequalifiche, la Direzione Gara presieduta da Mike Webb diffonde un comunicato: “La Race Direction ha accertato che la bandiera gialla era stata erroneamente esposta nel giro che Bagnaia aveva annullato. Ciò era dovuto ad un errore umano. Siamo molto scontenti di questa sfortunata situazione e dell'effetto che ha avuto sul fine settimana di Pecco. Quando un pilota supera la bandiera gialla, il suo giro viene automaticamente cancellato. Questo ha interessato diversi piloti oggi, ma purtroppo è stato quello di Bagnaia il giro più veloce della sessione. I giri vengono cancellati a causa del passaggio di una bandiera gialla, non necessariamente perché un pilota attraversa un settore con una caduta. Non possiamo restituire i giri cancellati a tutti i piloti che hanno visto la bandiera gialla. Ma possiamo chiedere scusa a Bagnaia e al Ducati Lenovo Team per l'errore umano, e lo facciamo."
Un comunicato che, sebbene possa essere apprezzato per la cristallina onestà intellettuale con cui è stato scritto, va condannato nella sostanza: la bandiera gialla erroneamente esposta è una mancanza della Direzione Gara che ha condizionato il risultato delle Prequalifiche, eppure la Direzione Gara (scuse a parte) non ha riparato al suo errore con un'azione concreta. Dato che in quel frangente l'unico tempo significativo era stato fatto segnare da Bagnaia, sarebbe stato sportivamente corretto restituirglielo. Invece la MotoGP 2025 comincia con un venerdì sballato da una svista arbitrale che - ancora una volta - coinvolge Pecco. Lui, se domattina dovesse mancare l'accesso alla Q2, delle scuse non saprà che farsene.