“In pista mi considero un bastardo” è una delle frasi più citate dalla docu-serie di Marc Marquez, All-In, uno speciale in cinque puntate su Amazon Prime Video in cui il fuoriclasse spagnolo racconta, con un’attenzione particolare alla sua vita fuori dalle corse, il suo ultimo anno in MotoGP. Ad un gran lavoro nella produzione, Marc Marquez ha aggiunto un impegno spaventoso nella promozione, dal lancio per le strade di Madrid con tifosi e appassionati ad un tour tra gli studi televisivi di mezza Spagna. Tra questi non poteva mancare una serata a El Hormiguero, di cui Marc è ospite ormai da anni durante la pausa invernale. E proprio per la trasmissione di Antena 3 ritorna su putilla, termine che in spagnolo è un modo poco elegante per dire prostituta: “Io sono quello che va più al limite in MotoGP, non mi importa dei contatti. Se non c’è una possibilità te la devi creare, lo vedo come parte dello spettacolo. E si va così forte che è difficile controllare un errore. Magari stai passando, fai un piccolo sbaglio e fai cadere qualcuno. Quando dico Putilla intendo un ragazzo intelligente, una canaglia, uno che ne approfitta sempre e che crea sempre un’instabilità nelle situazioni”. Un po’, per farla breve, quel modo d'essere che a Napoli chiamano cazzimma.
Poi, tanto per essere ancora più chiaro, ha aggiunto che Valentino è esattamente come lui, cosa probabilmente vera ma chiaramente d'effetto: “Anche Rossi è stato una pu***na, ha vinto senza essere il più veloce in pista”, probabilmente riferendosi agli ultimi due titoli vinti con Yamaha. Ad ogni modo fa sorridere pensare che è esattamente quello che dovrà fare lo stesso Marquez quest’anno, ovvero confrontarsi con piloti più giovani e, almeno sulla carta, più veloci di lui. Rossi quindici anni fa ha prodotto piccoli miracoli d’esperienza e istinto, in una funambolica corsa tra l’impresa e il disastro. Spesso è andata bene, altre volte meno. Forse lo spagnolo ha rivali meno agguerriti, ma con una Honda ancora non perfetta e il rischio di un infortunio alla vista dietro l’angolo portare a casa il 9° titolo mondiale sarà tutt'altro che semplice.