Finalmente Roberto Mancini da Jesi, Marche, si è dimesso dalla carica di commissario tecnico della nazionale italiana di calcio. Era ora. Adesso, in un Paese normale, si dovrebbero dimettere tutti gli eleganti signori che lo scelsero, ma siete in Italia e non cambierà assolutamente nulla. Io i candidati reali ce li avrei ma li ritengo troppo intelligenti e scaltri per vederli accettare. Claudio Ranieri e Luciano Spalletti, ex Roma. Oppure Claudio Gentile o Alberto Malesani. Ma nei quattro casi citati si chiuderebbero repentinamente le mangiatoie e scatterebbero innumerevoli denunce a significare che il calcio italiano è irrimediabilmente, profondamente corrotto. E questo nell'Italia meloniana - io dico fascista - non è assolutamente possibile. Non bisogna disturbare il conducente, anzi la conducente.
A Sant'Angelo di Stazzema si compì la peggiore strage - quasi 600 civili trucidati perché i militari tedeschi sospettavano che il piccolo paesino dava rifugio e sostegno ai partigiani - perpetrata dall'esercito nazista in frettolosa ritirata, si è celebrato, con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente, il 79esimo tragico anniversario ma nessuno del governo italiano nato dalla Resistenza si è minimamente degnato di presenziare. Forse per non infangare la memoria dell’alleato “hitleriano” di Benito Mussolini, riferimento del presente governo? Bisognerà aspettare giorni e giorni perché Giorgia Meloni, e famiglia tutta, ha affittato un'intera masseria in Puglia per un mese e ha ordinato di staccare telefoni e cellulari, di non fare entrare nessuno nel complesso. Tutti al mare tutti al mare. Silenzio di tomba da parte dei "Grandi Giornali Italiani". Solo Dagospia. Non sia mai. Poi, però, arriveranno settembre, ottobre, novembre, dicembre...
Che forza. Piegato 2 a 1 - El Shaarawy e Belotti - il temibilissimo Partizani Tirana. La Roma mourinhiana non si ferma più. Precampionato, italiano e portoghese, "stellare". La politica del risparmio - qualcuno dice del "braccino corto" - paga. Caduta l'incredibile bugia - Matic, il colosso serbo ex Manchester United, va al Rennes perché la moglie non sopportava che avesse una relazione a Roma - si è saputo che invece voleva solo un milione di euro in più che la Roma non gli ha voluto pagare - chiedeva 3 e offrivano 2 - che divideva il 35enne giocatore serbo al rinnovo del contratto. Ora i Friedkin e Pinto che faranno? Ricorreranno alla "stampa amica", parleranno del fair play o grideranno al complotto internazionale? Ah saperlo. A settembre novità culinarie a Roma, nei pressi del Teatro dell'Opera. Non posso dire null’altro ma sappiate che mangerete benissimo, alla romana, e spenderete il giusto. Non vendono favole, non derubano, rifocillano al meglio. La pinsa romana! Sarà una risata che li seppellirà.