E se tornassero le verdone? Alla notizia che Suzuki avrebbe lasciato la MotoGP a partire dal 2023, sui social è subito partita la fantasia di tifosi e appassionati che vorrebbero rivedere Kawasaki in Classe Regina. Il marchio giapponese ha stradominato negli ultimi anni in Superbike e può contare su un pilota che in MotoGP ci ha anche corso e che, adesso, è un campione con ben sei mondiali SBK già messi in tasca. Insomma, la prospettiva di un volo in paradiso per Kawasaki e Rea non sembra del tutto assurda, ma è chiaro che passi così, che richiedono investimenti a tanti, tantissimi zero, non si pianificano in mezza giornata, all’indomani dell’addio di Suzuki.
E’ anche vero, però, che Dorna ha già fatto sapere di essere in contatto con costruttori e team interessati alla MotoGP e che se anche Suzuki dovesse restare salda sulle sue decisioni, il futuro non è in discussione. Così come non lo è, almeno per il momento, il numero di moto in griglia.
E’ di questa mattina, infatti, il comunicato con cui Dorna tira le orecchie a Suzuki, ricordando l’importanza dei contratti e la necessità di sedersi insieme a un tavolo per discutere il da farsi. A seguito delle recenti voci secondo cui Suzuki lascerà la MotoGP™ alla fine del 2022, Dorna Sports ha ufficialmente contattato la fabbrica per ricordare loro che le condizioni del loro contratto per correre in MotoGP™ non consentono loro di prendere questa decisione unilateralmente.
Tuttavia, se Suzuki dovesse partire dopo un accordo tra le due parti, Dorna deciderà il numero ideale di piloti e team che correranno nella classe MotoGP™ a partire dal 2023.
Dorna continua a ricevere alti livelli di interesse da parte di un certo numero di fabbriche ufficiali e di team indipendenti che cercano di unirsi alla griglia della MotoGP™ mentre lo sport continua a rappresentare un esempio globale di competizione serrata, innovazione e intrattenimento, raggiungendo centinaia di milioni di fan in tutto il mondo.
L'interesse di queste parti è stato riconfermato nelle ultime 24 ore.