"Si stanno facendo avanti in parecchi, ma vediamo cosa succederà. [...] Un anno sabbatico? Nei miei programmi non c'è, sono aperto a proposte interessanti". È con queste parole che Andrea Dovizioso ha risposto, come riportato dal sito di Sport Mediaset, a una serie di domande sul suo futuro che alcuni giornalisti gli hanno rivolto in occasione di un incontro con la stampa organizzato da AlphaTauri, presso la Rianascente di Milano, propaggine, in queste ore, del week-end monzese dedicato alla Formula 1.
Un'affermazione per certi versi spiazzante e in grado di aprire interessanti spunti di rifelssione sul possibile futuro del pilotà di Forlì. È la prima volta, infatti, che, dall'annuncio del doloroso divorzio con Ducati, qualcosa sembra muoversi e che, ad ammetterlo, è uno dei diretti interessati. Certo, Simone Battistella, manager di Dovizioso, aveva già lasciato intendere come sia usanza, nel paddock, specialmente per chi fa il suo mestiere, intrattenere rapporti con svariati interlocutori, senza che alcuna soluzione possa essere preclusa per partito preso.
Altra cosa, senza dubbio, è però ammettere che in molti si stiano testualmente "facendo avanti". Anche perché, Dovizioso sembra non stia minimanete considerando la possibilità di non essere più impegnato in MotoGP l'anno prossimo, ostentando una tranquillità che ci pone inevitabilmente nella condizione di domandarci: ok ma, anche volendo, dove potrebbe mai trovare posto, per il 2021?
Abbiamo provato a fare mente locale per cercare di capire se quella del Dovi sia solo una tattica o se abbia detto la verità.
Una terza moto in KTM?
La situazione in KTM sembra ben definita e, fin dal primo momento in cui la notizia della rottura tra Dovi e Ducati si è diffusa, il team manager della squadra ufficiale - nonché responsabile dell'intero progetto MotoGP - Pit Beirer ha tenuto a precisare come il treno, per Andrea e il suo manager, fosse ormai passato da un pezzo. I contatti c'erano stati, prima della firma con Petrucci, ma poi non se n'è fatto più niente e la Casa austriaca si è mossa sul mercato di conseguenza. Nello stesso senso, Herve Poncharal, con il quale Dovizioso ha per altro già corso e al quale (come tutti i piloti che ci hanno avuto a che fare) pure lui riconosce una grande stima professionale, ha fatto sapere che di posto, anche nel suo team, proprio non ce n'è.
Tutto verissimo, almeno sul fronte dell'ufficialità.
Ciononostante, l'idea che qualcuno, lassù a Mattighofen, un pensierino sul come trovare una soluzione lo stia comunque facendo, non ci sembra così peregrina.
"Rubare", per così dire, alla concorrenza, uno come Dovizioso, significa in un colpo solo portarsi in casa un gran manico, indebolire un rivale diretto e affinacare a Pedrosa uno dei più sensibili collaudatori attualmente in circolazione che porterebbe, oltrettutto, in dote, un'esperienza che senza dubbio non ha eguali in questo momento nella classe regina.
Insomma, HRC in passato ha realizzato una terza moto ufficiale, quando ce n'è stato bisogno. Possibile sia l'unica ad avere la forza economica per prospettare questa soluzione? Forse non è così.
Aprilia senza Iannone
L'ipotesi al momento più credibile e fondata è quella di Aprilia. La casa di Noale, infatti, è sospesa tra un futuro incerto e un Andrea Iannone che, a sua volta, rappresenta una scommessa. Per il pilota di Vasto, se anche dovesse arrivare uno sconto sulla squalifica per il presunto caso di doping, le incognite sono tante. È ancora veloce? Sará ancora in grado di esprimere il suo talento dopo mesi in cui è stato accostato più ai rotocalchi che alle piste? Massimo Rivola, per conto di Aprilia Racing, ha giá fatto sapere di voler aspettare Iannone, ma è chiaro che un qualche contatto con Dovizioso e il suo manager Simone Battistella è stato avviato. Anche perchè c è l'esempio di KTM che, potendo beneficiare di concessioni che l'anno prossimo saranno invece solo di Aprilia, è cresciuta tantissimo, segnando per Aprilia stessa una rotta: lavoro di sviluppo e pilota esperto per far crescere concretamente la moto. Da ostacolo tra Dovizioso e Aprilia, eventualmente, ci sarebbe però l'ingaggio: fino a che punto a Noale sono pronti a investire cifre importanti?
10 euro su Honda
Noi siamo sempre sprocedati e ci piacciono le strade meno battute. Ecco perchè se dovessimo scommettere 10 Euro lo faremmo su Honda. L'azienda dell'ala dorata sta vivendo un anno tremendo, fino ad ora senza neanche un podio e con Marc Maquez che, per quanto ostenti sicurezza, potrebbe tornare con un click di velocitá in meno. Honda non potrá permettersi un altro anno terribile e potrebbe scegliere di coprirsi proprio con Andrea Dovizioso. Al forlivese, stando a quanto è dato sapere, è già stato offerto un ruolo da collaudatore con la possibilità di due o tre wild card. In quest'ottica l'offerta che arriva dal Giappone non è certamente allettante, ma se Marquez dovesse fare i conti con qualche problema, Honda si ritroverebbe un pilota di punta come collaudatore. Uno pronto, quindi, a fare bene da subito. C'è, poi, il discorso concessioni: visti i risultati, Honda potrá contare su un pacchetto più significativo di opportunitá e anche l'ipotesi di mettere stabilmente in pista una terza moto potrebbe non essere così fantascientifica.