La nostra moto non è per i sorpassi. Alex Marquez l’ha detto proprio in questi termini, spiegando l’ennesima difficile gara a cui è stato costretto nello scorso fine settimana in Giappone e mettendo in qualche modo le mani avanti anche per il GP della Thailandia. E qualcosa di molto simile lo ha detto anche Pol Espargarò, riportando quindi l’attenzione sui problemi della RC213V. Problemi che, ad onore del viro, sembra però non avere Marc Marquez.
Sia Alex che Pol, però, hanno una spiegazione: Marc riesce a strappare tempi discreti in qualifica e ha un buono spunto in partenza. Per loro, che invece partono puntualmente più indietro, le cose si fanno difficili quando ci si trova nel mucchio. Il problema, sostanzialmente, non sta nel sorpassare la singola moto, ma nelle bagarre numerose, con la Honda che soffre particolarmente i flussi d’aria e il calore che arriva dalle altre moto. “Sorpassare a Motegi è già difficile di suo, ma con la nostra moto lo è ancora di più – ha spiegato Alex Marquez - È problematico quando hai più piloti davanti. Se c'è solo un pilota davanti puoi provarci. In passato era un po' più facile, ma la nostra moto non è il massimo per i sorpassi”.
Ancora più diretto è stato Pol Espargarò, che il problema dei sorpassi ce l’ha anche quando davanti ha un solo pilota, proprio come accaduto in Giappone. “Mi sono sentito bene nei primi giri – ha affermato - Ero dietro a Quartararo e sentivo di essere più veloce di lui, ma non riuscivo ad avvicinarmi abbastanza per superarlo e non volevo rischiare oltre il limite. Il mio problema è ancora che non riesco a sorpassare, sto lavorando per sviluppare la velocità necessaria per poterlo fare”. Un lavoro che, però, per ora non ha prodotto i frutti sperati, con il più piccolo dei fratelli Espargarò che sembra aver perso anche la necessaria fiducia.
“E’ importante concentrarsi sugli aspetti positivi e anche se in Giappone siamo andati un po’ meglio non è facile in questa situazione – ha concluso Pol Espargarò - Sono alto 170 cm e peso 62 kg, ma nemmeno quello è sufficiente per sorpassare. Siamo troppo lenti. Devo rischiare troppo per effettuare un sorpasso. Se non avessi avuto Fabio davanti a me, in Giappone avrei corso più rischi”.