Valentino Rossi, durante un allenamento in kart sul circuito di Migliarino, ha montato un paio di gomme vecchie di quindici anni, probabilmente per migliorare la sua guida in situazioni di scarsa aderenza che poi, a ben vedere, è lo stesso principio per cui è nato il Ranch di Tavullia. Alcuni piloti gomme così le cerca come i fotografi fanno con le pellicole scadute: hai un risultato che il nuovo non potrà mai darti. Sensibilità, controllo e divertimento. Ora, per raccontarlo Valentino l’ha fatto alla sua maniera: “Mmmh, stagionate! Annata 2008, un’annata meravigliosa il 2008 per la Bridgestone, perché in Giappone aveva piovuto un sacco ed erano venute bene… guarda che colore che hanno”.
Quindi sì, nel 2008 Bridgestone ha fatto un “gommino” per Valentino Rossi, solo che nessuno dei due lo sapeva: erano gomme da kart rimaste in chissà quale magazzino per chissà quanto tempo. Che l’annata sia stata buona per entrambi poi è fuori discussione. Al tempo non c’era il monogomma e Casey Stoner aveva vinto il mondiale con Ducati sfruttando le Bridgestone mentre buona parte della griglia correva con Michelin. Valentino fu tra i primi piloti a richiedere la stessa gomma, più adatta alla guida d'anteriore che funzionava in quegli anni. Non fu semplicissimo, perché dall’altro lato del box (con Jorge Lorenzo) si usavano ancora le gomme francesi e le due aziende non volevano favorire lo scambio di dati. Alla fine Rossi riuscì ad ottenere la fornitura e a vincerci due titoli mondiali, nella già citata “ottima annata 2008” e l’anno successivo nel 2009. L’ultima stagione Bridgestone in MotoGP fu nel 2015, anche l’ultima in cui Rossi riuscì a giocarsi un titolo fino a Valencia.