Dopo una stagione 2022 andata oltre ogni aspettativa, coronata con la conquistata di entrambi i titoli mondiali - MotoGP e Superbike - Ducati si prepara a un anno in cui oltre a tentare di ripetersi dovrà affrontare i suoi piloti. Ad affiancare Francesco Bagnaia infatti ci sarà Enea Bastianini, anche lui candidato al mondiale dell’anno prossimo.
La Ducati dovrà essere brava, innanzitutto, nel farsi trovare pronta a gestire due piloti veloci, ambiziosi, giovani e soprattutto diversi, sia caratterialmente che nello stile di guida. Se da un lato Pecco ha dimostrato di aver compreso cosa significhi lottare per il mondiale, imparando anche ad accontentarsi di un risultato differente dalla vittoria in caso di necessità, per Ducati sarà fondamentale trasmettere ad Enea il metodo di lavoro del team ufficiale.
Con ogni probabilità ad inizio dell’anno vedremo un Bagnaia più competitivo del compagno di squadra, perché Bastianini dovrà adattarsi al nuovo ambiente e a Marco Rigamonti, che andrà a sostituire Alberto Giribuola nel ruolo di capotecnico. Anche perché Pecco, dal canto suo, scenderà in pista con tutte le certezze di un campione del mondo.
I ricordi della convivenza complicata in Yamaha fra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, oltre a quella non serenissima tra Iannone e Dovizioso, non devono far pensare che Ducati abbia commesso un errore. Schierare in pista due pezzi da novanta con la stessa casacca può essere un valore aggiunto sia per la conquista del mondiale costruttori, già messo in bacheca nelle ultime due annate, che per la crescita dei piloti stessi, se maturi a sufficienza da riuscire a imparare dal proprio compagno e non farsi accecare dalla competizione.
La gestione Ducati, giudicata in maniera altalenante nelle ultime stagioni, si trova dunque alla prova del nove, quella di riuscire a trovare il compromesso nella gestione di un pilota che vuole confermarsi, Bagnaia, e un altro che vuole imporsi, Bastianini. Pecco e Bestia, dalla loro, dovranno riuscire a convivere in maniera relativamente pacifica senza rinunciare neanche a un decimo di passo, il che sarà fondamentale non solo per la lotta al titolo, ma anche per la conferma del posto. Entrambi hanno un contratto in scadenza a fine 2024 e l’ombra di Marc Marquez, che sembra spingere sempre di più per un ingresso a Borgo Panigale, potrebbe farsi molto ingombrante per uno dei due.