Gli occhi di tutti erano sulla Ducati e, manco a dirlo, sono state su Ducati anche le primissime (affrettatissime) sentenze già dopo pochi giri dei test di Sepang. Il fatto che due Aprilia avessero chiuso al primo e al secondo posto il Day1 in pista e che per trovare le Desmosedici ufficiali di Bagnaia e Martin fosse necessario scorrere di parecchio la classifica ha fatto scattare sull’attenti i solidi disfattisti: Gigi Dall’Igna ha sbagliato moto. L’idea di un 2022 tutto da soffrire ha preso piede, soprattutto sui social nei vari gruppi dedicati alla passione per la Rossa, con la stessa velocità con cui ci si è entusiasmati alla fine della passata stagione e molti hanno giustificato la loro sentenza con il fatto che Enea Bastianini era invece andato forte con la moto dell’anno precedente. Risultato? Solita confusione intorno a Ducati.
Confusione di cui in qualche modo hanno risentito anche i piloti, visto che tutti sono andati a chiedere il perché dei tempi non esaltanti, provando anche a provocarli sul confronto con gli altri. Tanto che Pecco Bagnaia, ad esempio, s’è trovato anche a dare qualche risposta stizzita: “Sono tranquillissimo, era il primo giorno, non ho guardato gli altri e mi sono solo concentrato sul lavoro da fare”. Come a ribadire che non c’era proprio niente di cui preoccuparsi. E per fortuna a Sepang è sorto di nuovo il sole, con il Day2 che ha fatto assistere a tutt’altro scenario, a conferma del fatto che i piloti della Rossa non hanno cercato il tempone nel primo giorno e hanno solo dedicato le loro attenzioni allo studio della nuova Desmosedici preparata da Gigi Dall’Igna. E’ vero anche, comunque, che la Ducati 2021 è in ogni caso andata più forte, visto che Enea Bastianini ha servito la colazione a tutti: record (non validato) della pista alla prima uscita del mattino, sfruttando il freschetto delle primissime ore.
Dietro di lui, prima della pausa pranzo e di una pioggia che rischia di far finire anzitempo i test, s’è piazzato Aleix Espargarò (con l’Aprilia che ha avuto modo anche nei giorni scorsi di girare a Sepang con i suoi piloti ufficiali), mentre “la medaglia di bronzo” è finita proprio ad una delle Ducati Desmosedici 2022: quella di Jorge Martin. Sesto Francesco Bagnaia, nono Johann Zarco, undicesimo Luca Marini e quattordicesimo Jack Miller, sempre per quanto riguarda la Rossa del 2022. Ad impressionare, però, non sono stati tanto i piazzamenti o i confronti tra Ducati o altri marchi, ma i distacchi, con ben quattordici piloti in mezzo secondo e ventuno in un secondo. Roba da lasciar pregustare una stagione di incontri ravvicinati e corpo a corpo ogni fine settimana di gara.