Ducati si era preparata a svelare la Desmosedici 2022 lo scorso 28 gennaio, tuttavia quando Jack Miller è risultato positivo al covid è stato necessario rinviare la presentazione dopo i test di Sepang del 5 e 6 febbraio. Se l’intenzione era quella di andare in Malesia con la livrea ufficiale però serviva prima mostrarla al pubblico, motivo per cui (almeno così sembra) questa mattina Ducati ha pubblicato il primo video della GP22.
Tre passi avanti, uno indietro
La Desmosedici 2022 rappresenta un clamoroso passo in avanti rispetto alle ultime versioni sulle quali, lo ricordiamo, non si è potuto intervenire sul motore per via del congelamento dello sviluppo voluto da Dorna, istituito con l’obiettivo di limitare i costi durante la pandemia. Ora, con il via libera al Reparto Corse, Ducati ha potuto battezzare il propulsore su cui sta lavorando da oltre un anno, il quale ha richiesto anche un telaio completamente nuovo e geometrie della moto leggermente riviste. Il focus dello sviluppo, come ha spiegato l’ingegner Dall’Igna a Sky, è stato ancora una volta quello di ricavare una potenza maggiore: "Si tratta di un motore completamente nuovo. L'obiettivo era sempre quello di trovare più cavalli, questa resta la nostra principale filosofia, mantenendo la guidabilità del motore vecchio, da questo punto di vista onestamente avevamo raggiunto un bel livello”.
Parole che, viste le prestazioni dello scorso anno, avranno di certo mosso un filo di preoccupazione tra le altre squadre avversarie, Yamaha e Suzuki in primis. Se a Borgo Panigale hanno fatto tre passi avanti però, non si sono dimenticati di farne uno indietro. La livrea della Desmosedici 2022 riprende infatti il rosso originale Ducati, quello delle imprese storiche del ‘vinci la domenica e vendi il lunedì’ e delle moto prezzate in lire. Il messaggio, anche stavolta, è piuttosto chiaro: abbiamo una storia da raccontare, siamo il motorsport italiano su due ruote. Il facile (ma inevitabile) paragone è con Ferrari, a cui l’azienda di Borgo Panigale è sempre più vicina in termini di prestigio e storia.
L’obiettivo dichiarato, dopo un 2021 in costante crescita, è quel titolo mondiale che a Bologna manca da 15 anni. Secondo Pecco Bagnaia, primo candidato al titolo per Ducati, l’uomo da battere sarà ancora una volta il campione in carica: ”Quartararo è sicuramente il favorito - le parole del torinese a Sky - Ma c'è anche Marquez, Mir, Miller, Morbidelli, ci sono tantissimi piloti candidati al titolo. Senza dimenticare che Bastianini avrà la moto più aggiornata, poi ci saranno Marini con la ufficiale, Martin… Ma noi cercheremo di essere un po' più veloci di tutti”.